Alla vigilia della sfida di Supercoppa tra Milan e Inter, parla Davide Calabria ai microfoni di SportMediaset, analizzando il momento non proprio positivo della squadra.
Di seguito quanto evidenziato:
Vi presentate da campioni d’Italia, ma nell’ultimo periodo siete in difficoltà:
“Credo che una finale sia una partita a sé. Il campionato non conta, siamo di fronte a una coppa e abbiamo messo da parte tutti i problemi”.
Cosa è mancato contro il Lecce:
“Penso che abbiamo approcciato non nella maniera giusta quella partita, più di reparto parlerei di squadra intera perché difendiamo dal primo attaccante e attacchiamo dai difensori. Primo tempo brutto, non si deve ripetere”.
La Supercoppa è stimolante perché è una finale o perché è un derby?
“Tutte e due. È una finale, ma anche un derby e quindi sarà ancora più bello ed emozionante. Si sa cosa significhi, quello che c’è intorno è affascinante, giocarsi una coppa in un derby sarà bello”.
I punti di forza per domani?
“Li conosciamo bene, dobbiamo giocare sempre sul nostro ritmo, rimanere concentrati dal primo all’ultimo minuto. A questo livello è davvero importante non mollare un centimetro, è una frase fatta ma è così”.
La società è stata sempre presente, anche se a distanza. Cardinale seguirà la sfida dall’America:
“La società ci ha portato il suo messaggio, lui cerca di stimolarci sempre: non è qui fisicamente, ma è presente e speriamo di dare una soddisfazione anche a lui”.
Calabria difende i suoi compagni
Sulla gestione mentale e sulla preparazione alla partita:
“Abbiamo parlato, come è giusto che sia. Ci siamo guardati in faccia e ci siamo detti che saremo di fronte a 90 o 120 minuti o i rigori che rappresentano una finale. Siamo pronti e vogliosi, la squadra non ha timori: restiamo positivi, è stata la nostra forza negli ultimi mesi e lo sarà anche in futuro”.
I francesi sono stanchi?
“Io li vedo bene, so che bisogna sempre cercare di trovare un bersaglio o qualcosa che non va. Però è semplicemente un percorso fisico: ci stanno dei cali in una stagione così lunga, soprattutto con un Mondiale che è molto impegnativo a livello mentale. Loro ci stanno mettendo l’impegno e la professionalità che li ha sempre contraddistinti”.