
Il calciatore è diventato subito protagonista con la maglia dell’Atalanta e il suo prezzo è raddoppiato

Investire sui giovani non è mai facile, soprattutto su quelli italiani. In estate ne abbiamo avuto la prova con Giovanni Leoni. Tutti sembravano disposti a spendere dei soldi importanti per il talento del difensore, ma nessuno alla fine lo ha fatto. Il Milan aveva tra le mani i soldi incassati dalla cessione di Malick Thiaw, ma si è deciso di spenderli altrove.
Anche l’Inter di Beppe Marotta e la Juventus di Comolli hanno fatto altre scelte, nonostante avessero manifestato apprezzamento per il giovanissimo azzurro. Il Parma alla fine, però, lo ha ceduto all’estero: Giovanni Leoni è, infatti, diventato di proprietà del Liverpool, che ha sborsato ben 35 milioni di euro. Una cifra ritenuta troppo alta dalle squadre italiane, che hanno dunque lasciato andare uno dei talenti più cristallini del nostro campionato.
Una scelta che non è piaciuta ai tifosi, ma reggere il confronto con la forza economica della Premier League è diventato impossibile ormai dai anni. Pensare di investire una cifra, come quella che è servita ai Reds per acquistare l’azzurro, è complicato, soprattutto se si tratta di un giovane. I rischi sono davvero altissimi: se non si cambia politica, sarà sempre più comune vedere fuggire all’estero parecchi giovani.
Giovanni Leoni è costato 35 milioni dopo aver giocato da titolare solamente poche partite (quelle del girone di ritorno). E’ evidente che le grandi squadre italiane non possono competere con quelle inglesi.
Ahanor vale già il doppio, il Milan osserva
Ma Leoni non è stato l’unico italiano giovane che ha cambiato squadra per tanti soldi. In estate anche il nome di Honest Ahanor ha animato il calciomercato. E’ stato accostato soprattutto al Milan, oltre che a Inter e Juventus, ma alla fine è sbarcato a Bergamo, per 16 milioni di euro.
Una cifra non certo bassa se si considera che il difensore italiano aveva giocato, lo scorso campionato, solamente quattro spezzoni in Serie A con la maglia del Genoa.

Sono bastate, però, poche partite per far capire a tutti, che la spesa affrontata dall’Atalanta porterà i suoi frutti. Ahanor ha sfruttato l’emergenza difensiva per giocare da braccetto. Sono arrivate ottime risposte, come a Torino contro la Juventus. Le presenze adesso sono 5 e Gattuso lo sta osservando per bene.
L’ex Grifone, che può giocare sia da centrale che da esterno avrebbe sicuramente fatto comodo al Milan, che in estate potrebbe provare ad acquistarlo, magari giocandosi la carta Yunus Musah. Il prezzo di Ahanor, però, sarà almeno il doppio di quanto è stato acquistato qualche settimana fa.
L'articolo Ahanor è già un rimpianto, ma il Milan ci riprova è stato scritto e pubblicato nella sua versione originale sul sito Milanlive.it.