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Biglia, il retroscena mai raccontato su Ibrahimovic: la sfuriata a Gabbia e quella frase che nessuno conosceva

Biglia, il retroscena mai raccontato su Ibrahimovic: la sfuriata a Gabbia e quella frase che nessuno conosceva

Lucas Biglia ha ricordato alcuni momenti decisivi della sua esperienza al Milan, soffermandosi su un aneddoto poco noto che coinvolge Zlatan Ibrahimovic e Matteo Gabbia. Un episodio nato da un errore in allenamento e diventato un messaggio di leadership. L’argentino ha raccontato come quella reazione abbia segnato il carattere del difensore e come lo svedese riuscisse a tirare fuori il meglio dai compagni. Un retroscena che spiega la forza del gruppo in quegli anni.

Derby, infortuni e un Milan oggi più equilibrato

Biglia non nasconde che al Milan si è sentito sfortunato. Gli infortuni hanno pesato e nei derby di campionato non è mai riuscito a vincere, anche se ricorda con piacere un successo per 1-0 in Coppa Italia. Guardando al derby che arriva, sottolinea quanto il confronto tra le due squadre sia tornato ad alto livello.

“Credo che mai come oggi negli ultimi due o tre anni si è avuto un derby di Milano così equilibrato sulla carta. Da entrambe le parti vedo valori molto simili, tranne in panchina, dove il Milan ha uno come Massimiliano Allegri.”

Nella rosa di allora c’erano già Rafa Leao e Gabbia, oggi titolari. Il difensore è il cuore del retroscena che Biglia ha voluto ricordare.

Zlatan Ibrahimovic protagonista in campo ai tempi del Milan
Zlatan Ibrahimovic durante un’esultanza come giocatore del Milan

L’aneddoto su Ibrahimovic e Gabbia

L’argentino racconta un allenamento in cui Gabbia commise un errore evidente. Ibrahimovic intervenne subito, fedele al suo stile diretto.

“Di Gabbia ricordo che una volta Ibra lo riprese con forza dopo un errore, come era solito fare, e che lui reagì.”

Quella reazione non fece innervosire lo svedese, anzi. Per Biglia fu il segnale che Ibra aveva ottenuto ciò che cercava.

“Zlatan lo faceva proprio per far uscire il carattere dai suoi compagni di gioco. E dopo la risposta di Gabbia gli disse: ‘Ecco, questo volevo vedere da te’.”

Secondo Biglia, questo modo di provocare i compagni aiutava a costruire personalità. Un approccio duro, ma spesso decisivo per chi riusciva a reggere quello standard.

Ibra durante il Covid e il nuovo ruolo da dirigente

Il racconto si sposta poi sui mesi della pandemia, quando nel club si discuteva di tagli agli stipendi. Anche in quel contesto Ibrahimovic fece capire di avere idee chiarissime.

“Poco dopo il suo arrivo scoppiò la pandemia di Covid, e si iniziò a dire nel club che i salari dovevano essere ridotti. La sua reazione fu netta: ‘Io ho giocato nel Milan di Berlusconi, e non intendo rinunciare neanche a un euro. Per me potete anche fallire’.”

Oggi Ibra è dirigente, con un ruolo meno centrale rispetto all’anno scorso. Per Biglia si tratta di una evoluzione naturale.

“Credo che abbia capito che deve imparare a delegare e non poter fare tutto lui. Ora al suo fianco ha uno come Tare e dunque ha giustamente lasciato un po’ di spazio. In campo era straordinario, aveva una mentalità unica.”

Le parole di Biglia restituiscono l’immagine di un campione capace di incidere ben oltre i gol. L’episodio con Gabbia e le scelte prese nei momenti più delicati mostrano un carattere forte, a volte scomodo, ma in grado di segnare chi ha condiviso con lui lo spogliatoio rossonero.

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