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Buon compleanno a… Matteo Gabbia

Buon compleanno a… Matteo Gabbia
Gabbia

Matteo Gabbia, ex difensore del Milan e ora al Villarreal, compie 24 anni: la storia del centrale con l’ammirazione per Ibrahimovic

Oggi Matteo Gabbia compie 24 anni. Come tanti giovani del Milan dell’ultimo periodo, è cresciuto col mito di Zlatan Ibrahimovic, il grande motivatore che ha convinto – lui come altri – che la squadra potesse tornare a nutrire ambizioni di grande livello. E oggi il ragazzo, un po’ più cresciuto, ogni tanto può certo tornare indietro nella memoria ed essere orgoglioso per avere partecipato due stagioni fa alla cavalcata tricolore. Matteo ha raccontato in diverse riprese chi sia stato Ibra. Dapprima, nient’altro che una foto, per di più senza la sua presenza: «A Manchester ho girato l’Old Trafford. Nello spogliatoio mi sono fatto una foto davanti alla maglia di Zlatan. Dopo qualche anno lo svedese è diventato il mio compagno di squadra. Mi sembrava impossibile! Guardo sempre come si prepara per la partita, come si allena. È sempre concentrato. È esigente con se stesso, ha alzato il nostro livello. Lui è un esempio per noi». Poi, quando nella sua Busto Arsizio è andato al Liceo Pantani a incontrare gli studenti del Liceo Pantani, ha approfondito il concetto e l’ammirazione: «Arriva un’ora e mezza prima al campo e se ne va un’ora e mezza dopo l’allenamento. Se lo fa lui a 39 anni, dopo tutti i successi che ha ottenuto, perché non posso farlo io a 20? In questo senso Zlatan è un esempio. Dà sempre il massimo per ottenere il meglio. Principalmente ci fa capire che dietro ogni successo c’è sempre un duro lavoro».

Negli anni di Ibrahimovic, Gabbia è riuscito ad affacciarsi in prima squadra come elemento complementare di una rosa che qualche apparizione gliel’ha consentita. Non tantissime, ma quanto basta per ritenerlo un elemento su quale fare qualche ragionamento in prospettiva.

Milan, ufficiale il rinnovo di Matteo Gabbia fino al 2024

Cinque anni fa, ancor prima del suo esordio in Serie A, proprio CalcioNews24 lo aveva presentato al pubblico come un prospetto di estremo interesse: «La giovane carriera di Matteo Gabbia è stata fin qui un crescendo continuo. Dopo essere approdato negli Allievi Nazionali del Milan nel 2015, il giocatore è arrivato in Primavera nell’anno successivo. La scorsa stagione, caratterizzata da ottime prestazioni nelle 22 presenze condite da 3 reti, gli è valsa le attenzioni di Montella che, osservandolo per tutto l’arco del campionato, gli ha concesso la sua prima convocazione a a maggio. In estate, arrivano la preparazione con la prima squadra e gli allenamenti agli ordini di Montella, fino al sogno-esordio realizzato in agosto contro lo Shkendija. In mezzo, la Nazionale azzurra: anche qui, una carriera fatta di promozioni continue; dall’esordio con l’Under 16 nel settembre 2014 fino alla convocazione con l’Italia Under 19 allenata da Roberto Baronio nell’ottobre 2016. In questa selezione, guidata attualmente da Paolo Nicolato, Gabbia è stato recentemente grande protagonista, andando a segno con una doppietta nella sfida in casa della Svezia valida per le qualificazioni ai prossimi Europei».

Milan, Gabbia: «Prima da titolare a Firenze? Felice della fiducia di Pioli»

A credere in lui più di ogni altro è Stefano Pioli, al quale il giocatore si sente legato: «Tatticamente, tutti possono vedere come ci presentiamo in campo. Tutti i giocatori si sentono importanti, questo è il principale contributo dell’allenatore. Ricordo che quando giocavo poco, Pioli mi coinvolgeva in tutte le faccende di squadra, mi dava consigli, si fidava di me. Sentivo che era vicino a me. Lo ringrazierò sempre per questo». Questo non basta, però, per confermarlo nel Milan 2023-24 e Matteo finisce in prestito al Villarreal.

Milan, ufficiale il trasferimento di Gabbia al Villarreal

In Spagna si presenta molto convinto della scelta: «Sono molto felice, voglio ringraziare il presidente della società per l’opportunità e la fiducia. Quando mi ha chiamato il Villarreal ero desideroso di venire. Per me è una grande opportunità giocare nella Liga e non vedo davvero l’ora. Ho parlato con Daniele Bonera, mi ha dato ottimi consigli perché conosce molto bene la squadra. Gli ho chiesto anche consigli sulla vita quotidiana, è stato di grande aiuto sapere cos’è il Villarreal e tutto è stato positivo». Per ora, nelle prime 9 giornate, è sceso in campo 5 volte. La squadra non va bene, è nella parte bassa della classifica, mentre il suo Milan viaggia in testa. Chissà se domani, dopo la sfida con l’Alaves, si metterà a guardare cosa farà il Diavolo con la Juventus e, soprattutto, se ne avrà nostalgia.

calcioNews24.com

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