Dan Ashworth, direttore sportivo del Newcastle, è tornato a parlare del caso scommesse, che ha travolto anche Tonali. Il dirigente inglese ha fatto chiarezza sulla situazione.
Poche settimane fa, a seguito dell’annuncio del coinvolgimento di Sandro Tonali nel calderone scommesse, il Newcastle meditava una causa al Milan, in quanto ritenuto al corrente delle attività svolte dal centrocampista. Il club inglese starebbe inoltre varando un’indagine interna sulla squalifica dell’azzurro, out per 10 mesi. Nella conferenza stampa odierna il d.s. inglese Dan Ashworth ha parlato in merito all’inchiesta:
“È davvero difficile per me entrare nel merito di ciò che gli altri club fanno o non sanno. Tutto quello che possiamo fare è esaminare la nostra indagine interna e il nostro processo interno. È una domanda davvero difficile a cui rispondere, semplicemente non lo so”.
Caos scommesse, Ashworth su Tonali: “Difficile entrare nel merito”
Ashworth ha anche annunciato le modalità con cui il club è venuto a sapere della vicenda:
“Ne siamo venuti a conoscenza per la prima volta quando c’era una potenziale accusa sui social media. La Federazione Italiana si è recata a Coverciano per parlare con Sandro. Nelle 48 ore successive tutto si è svolto rapidamente e c’era il rischio che potesse essere accusato”.

Il dirigente ha successivamente preso le difese del calciatore, arrivato in Inghilterra solo a giugno:
“Il nostro primo pensiero è stato proteggere il nostro giocatore, fa parte della nostra famiglia, e dargli l’aiuto e il sostegno di cui aveva bisogno. Volevamo capire esattamente cosa fosse successo e lavorare in modo trasparente con le autorità. Anche Sandro voleva farlo fin dall’inizio”.
Il contratto di Tonali subirà una pesante riduzione, fino ad arrivare a 140000 sterline a settimane per un anno. La decisione è stata così commentata da Ashworth:
“Potreste vederla in questo modo. All’interno del contratto c’è sempre una certa flessibilità Dipende da come reagiscono quando infrangono una regola, ecc. Come club, sappiamo in che maniera Sandro ha agito da quando è scoppiata la questione”.