Alessandro “Billy” Costacurta è intervenuto recentemente ai microfoni della stampa per parlare di passato e presente del calcio, con un occhio di riguardo alla Nazionale. L’ex bandiera del Milan ne ha discusso a La Repubblica. Un estratto delle sue dichiarazioni: “Quando giocavo io nove dei primi dieci classificati del Pallone d’oro erano in Italia. Il problema non è l’arrivo dei ‘vecchietti’, ma il poco coraggio che abbiamo nel far giocare i ragazzi italiani”. Sulla possibile carriera da allenatore: “Ci ho provato, ma mi mancava qualcosa per fare quel lavoro a grandi livelli. E non mi andava di diventare il tecnico che ogni due anni cambia città e club. Ho scelto un’altra strada”. Sul suo Milan: “Noi pensavo che alcuni avessero una maggiore predisposizione, Rino era tra questi, ha sempre avuto voglia di migliorarsi. Mi hanno stupito positivamente Nesta e Pippo Inzaghi, che stanno facendo un’ottima carriera: su di loro avevo sbagliato previsione”. Sul no di Acerbi alla Nazionale: “Per noi l’Italia era unica, oggi non è così. C’è ancora chi ci mette l’anima, però alcuni rifiuti non li ho proprio digeriti. Acerbi ce l’aveva con Spalletti ma doveva andare in Nazionale, giocare e poi mandarlo a quel paese il giorno dopo. Luciano al suo posto è stato costretto a mettere in campo un esordiente. Per orgoglio Acerbi ha tradito i tifosi azzurri e i suoi compagni che avevano bisogno di lui. Non si fa con la Nazionale, è inaccettabile”. Un messaggio al compagno di mille avventure, Franco Baresi (più di 300 partite disputate insieme): “Faccio fatica a parlarne. Franco è stato il mio fratello maggiore, la mia guida. Per lui è un momento difficile, che da quanto so sta superando. Siamo simili, e se io vivessi la sua situazione preferirei non ci fosse clamore attorno a me. Da lui ho imparato anche questo”.
Foto: X ufficiale FIGC
L'articolo Costacurta: “Il ‘no’ di Acerbi alla Nazionale è stato inaccettabile. Baresi? La mia guida” proviene da Alfredo Pedullà.