
L’allenatore emiliano sta vivendo una situazione decisamente negativa ed è al centro di pesanti critiche: perché non si dimette semplicemente?

Era il 16 luglio quando in conferenza stampa Stefano Pioli dichiarava: “Ho visto Allegri non ci ha messo tra le candidate per la Champions. Eh beh, l’ho scritto sulla lavagna, vediamo…“. Oggi 3 novembre la Fiorentina è penultima nella classifica della Serie A con 4 punti, a -17 dal quarto posto.
Nell’ultima giornata è arrivata una inaspettata sconfitta contro il Lecce a Firenze. Quella partita doveva essere l’occasione giusta per cogliere la prima vittoria in questo campionato 2025/2026, invece si è trasformata nella pietra tombale della sua seconda esperienza sulla panchina viola. Il triplice fischio finale la Curva Fiesole ha scatenato fischi e cori, tra i quali: “Oh Pioli salta la panchina“. L’allenatore emiliano è uscito dal campo a testa bassa, dirigendosi direttamente verso lo spogliatoio e senza andare dai tifosi assieme al resto della squadra. Un gesto poco apprezzato.
Fiorentina, Pioli non si dimette: trattativa per la buonuscita
I risultati negativi in Serie A, 4 punti e 0 vittorie in 10 giornate, hanno spinto la dirigenza della Fiorentina a decidere di cambiare allenatore. Non c’è ancora un comunicato ufficiale inerente l’esonero di Pioli, però decisione è stata presa. I dirigenti stanno cercando di trovare con lui un accordo per quanto riguarda la risoluzione del contratto (scadenza giugno 2028), però finora la trattativa non ha portato a nulla. I tifosi, così come la società, speravano nelle dimissioni: fonti come Sky Sport, La Gazzetta dello Sport e Corriere della Sera hanno spiegato che Pioli le ha escluse. L’allenatore non vuole fare un passo indietro.

Il contratto firmato l’estate scorsa prevede uno stipendio di circa 3 milioni di euro netti annui, la Fiorentina avrebbe proposto di pagare il primo anno per interrompere anticipatamente l’accordo triennale. Il tecnico emiliano avrebbe rifiutato questa offerta. L’indiscrezione ha fatto arrabbiare ancora di più i tifosi viola, che si sentono traditi vedendo l’atteggiamento di Pioli, che a loro avviso avrebbe dovuto ammettere il fallimento e dimettersi.
Sui social network non mancano neppure commenti dei tifosi del Milan, che ricordano che l’allenatore dell’ultimo Scudetto non accettò neppure la proposta del club rossonero alla fine della stagione 2023/2024. Aveva ancora un anno di contratto a circa 4 milioni di euro netti e ci fu il tentativo di trovare un accordo per la risoluzione anticipata: niente da fare, non fu raggiunto. Pioli rimase sotto contratto finché non si trasferì in Arabia Saudita per guidare l’Al Nassr capitanato da Cristiano Ronaldo.
I candidati per la panchina viola
Alla Fiorentina c’è una situazione delicata, anche perché nella scorsa settimana è arrivata la separazione con il direttore sportivo Daniele Pradé. Non c’è ancora un nuovo ds, si stanno occupando di tutto il direttore generale Alessandro Ferrari e il direttore tecnico Roberto Goretti. Non è escluso che la squadra possa essere affidata ad interim a Daniele Galloppa, tecnico della Primavera, in attesa di ingaggiare un ds (Cristiano Giuntoli?) e di ponderare meglio la scelta di un nuovo allenatore.
I tempi sono stretti, dato che la Fiorentina giovedì deve giocare in Germania contro il Mainz in Conference League. Qualcuno non esclude neppure che Pioli possa rimanere almeno fino a tale partita, anche se sarebbe una situazione strana, dato che la società gli ha fatto intendere di non voler proseguire con lui. Per la sua successioni sono trapelati nomi come Paolo Vanoli, Daniele De Rossi (sembra vicino al Genoa), Thiago Motta (costoso) e Raffaele Palladino (accetterà di tornare?). Da non escludere sorprese.
L'articolo Esonero Pioli, scoppia il caso come al Milan: tifosi furiosi è stato scritto e pubblicato nella sua versione originale sul sito Milanlive.it.



