L’ex Atalanta Josip Ilicic è tornato a parlare di un momento chiave della sua carriera. In un’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport, il fantasista sloveno ha raccontato come nel 2020 fosse a un passo dal Milan, ma di aver poi scelto di restare a Bergamo. Una decisione che, a distanza di anni, considera ancora la più giusta.
Il retroscena sul mancato trasferimento
Nel corso dell’intervista, Ilicic ha confermato che la trattativa con il Milan era arrivata a un punto avanzato, ma l’affare si bloccò nelle fasi finali. Nonostante il fascino rossonero, lo sloveno non ha alcun rimpianto per quella scelta.
“Col Napoli era fatta, poi Percassi bloccò tutto. Mi chiamarono anche Milan e Bologna, ma non piango: meglio stare a Bergamo che uno dei tanti da un’altra parte”.
Un passaggio che rivela quanto l’ex numero 72 dell’Atalanta fosse legato all’ambiente nerazzurro e al progetto tecnico di Gian Piero Gasperini, con cui visse stagioni indimenticabili in Serie A e Champions League.
Nessun rimpianto, solo orgoglio
La sua permanenza a Bergamo gli permise di diventare uno dei simboli dell’Atalanta moderna. Con la maglia nerazzurra, Ilicic fu protagonista di grandi serate europee, regalando ai tifosi giocate e gol memorabili.
Oggi il suo racconto suona come una riflessione sincera sul valore delle scelte personali nel calcio. Più che una mancata occasione, il rifiuto al Milan fu un atto di fiducia verso se stesso e verso un club che lo ha fatto sentire davvero a casa.
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