I numeri non mentono mai, e quelli di Conceicao dall’arrivo al Milan non lasciano spazio a dubbi: in campionato è tutt’altra storia
Il cammino, quando si subentra a stagione in corso, si sa, è doppiamente impegnativo: quando le cose vanno male rifondare in poco tempo è un’impresa anche per i più grandi allenatori.
A Conceicao, però, questa impresa sembra riuscita. Sarà la costanza, ora, la chiave per mantenere questo successo ritrovato. Sebbene i risultati iniziali siano promettenti, sostenere questo slancio richiederà un impegno diligente e una pianificazione sempre più strategica.
Conceicao, i dati impressionano
Le rimonte del tecnico portoghese contraddistinguono il nuovo Milan. Una delle caratteristiche principali del Milan di Conceição è la capacità di ribaltare le partite, in diverse occasioni. La squadra ha dimostrato carattere e determinazione, riuscendo a vincere partite che sembravano definitivamente compromesse. Questo atteggiamento ha certamente rinvigorito l’ambiente e ridato fiducia ai tifosi.

La differenza di media punti è spaventosa: 2 punti a partita. Non da scudetto, chiariamolo, ma sicuramente da posizionamento diverse rispetto al Milan di Fonseca. Non va dimenticata, inoltre, l’altra grande vittoria di Conceicao: la Supercoppa Italiana, vinta contro i cugini in finale dopo aver fatto fuori la Juventus. Il tutto solo dopo pochi giorni dell’annuncio del club del cambio in panchina.
Insomma, non saranno numeri da capogiro, ma a renderli impressionanti è la rapidità con cui Conceicao ha trasformato la sua squadra e le idee che sta trasmettendo con la grinta che gli appartiene sin dagli esordi da calciatore.
Ora testa alla corsa Champions: i rossoneri obbligati a crederci
Da quando è arrivato il portoghese, il Milan ha fatto peggio solo di Roma e Napoli. Ma non basterà se si vuole arrivare al traguardo che darebbe serenità a tutto l’ambiente rossonero: la qualificazione in Champions League.

Vincendo a Bologna, sarebbe di soli due punti il distacco. Crederci è doveroso, specie dopo le dimostrazioni che ha fornito questo nuovo Milan, che sembra tutto tranne che arrendevole. La differenza del vecchio Milan di Fonseca è, forse, proprio questa: la capacità di entrare nella testa dei calciatori e, con bastone prima e carota poi, metterli in riga per dare il 100% per la gloriosa maglia che indossano.
Solo le prossime gare ci chiariranno le idee. Conceicao, però, la fiducia se la sta ,meritando sul campo: i numeri parlano chiaro.