
Dopo tante critiche il portoghese torna protagonista in positivo con la maglia rossonera: i due gol a San Siro devono essere un punto di partenza.

Assenze pesanti nel Milan, riflettori puntati inevitabilmente su di lui, Rafael Leao. Attaccato abbastanza pesantemente per i due gol sbagliati contro la Juventus a Torino, dove ha letteralmente fatto infuriare Massimiliano Allegri, contro la Fiorentina era atteso a una prova di maturità.
È stato schierato da centravanti, con Alexis Saelemaekers a supporto, quindi non una situazione ideale. Anche se ai tempi del Lille ha giocato da attaccante, è da esterno sinistro che ha fatto le cose migliori nella sua carriera. Allegri ha deciso di giocare con il 3-5-2 ed è convinto che il portoghese possa agire anche in quel ruolo. Leao si è messo da subito a disposizione e solo il tempo dirà se effettivamente potrà esprimersi ad alti livelli giocando lì.
Milan-Fiorentina: la prestazione di Leao
Non si può dire che abbia fatto una grande prestazione finché ha giocato in coppia con Saelemaekers, si trattava di un tandem offensivo insolito e in generale la partita era stata abbastanza bloccata. Al 55′ gol rocambolesco della Fiorentina con Robin Gosens, al 57′ l’inserimento di una punta come Santiago Gimenez al posto dell’ammonito Zachary Athekame e al 63′ la prima vera fiammata di Leao.

Prende palla, se la sistema bene per il tiro da fuori area e batte David De Gea. Dopo 513 giorni è tornato a segnare un gol a San Siro in una partita di Serie A, un lungo digiuno interrotto con un gol importantissimo sia per lui sia per la squadra. In un momento difficile del Milan si è acceso ed è stato decisivo. All’86’ è lui a presentarsi sul dischetto del rigore dopo il discusso penalty assegnato ai rossoneri per il contatto Parisi-Gimenez. Non è esattamente un rigorista, ma è stato freddo e ha spiazzato De Gea regalando il 2-1 e la vittoria. 2 tiri, 2 gol.
Leao ha ribaltato il risultato, come fa a volte il noto chef Alessandro Borghese nella trasmissione “4 Ristoranti”. Aveva bisogno di un momento così, a San Siro, scatenando l’entusiasmo di un pubblico che si aspetta sempre tanto da lui. Questa è una stagione può essere molto importante per la carriera del portoghese, al quale sembra sempre mancare qualcosa per diventare un campione vero. Parte tutto dalla testa, proprio su quella Allegri conta di agire.
Rafa, il ruolo e la fiamma da tenere accesa
A livello tattico, la partita Milan-Fiorentina sembra confermare che Leao si trova meglio quando può agire a sinistra o sul centrosinistra, accentrandosi per poi rendersi pericoloso con il suo piede destro. L’ingresso di Gimenez è stato utile, perché il messicano è andato a fare il riferimento offensivo e lui ha avuto più spazi e più libertà. Avere una vera punta a fianco può agevolarlo, in quest’ottica andrà capito cosa succederà quando rientrerà Christian Pulisic. L’americano ha fatto benissimo a supporto del Bebote, nei piani di Allegri è Rafa a doversi adattarsi a fare il centravanti. Vedremo se ci riuscirà.
Intanto, pur non avendo giocato complessivamente una partita memorabile, ha saputo essere decisivo e da quei 2 gol segnati alla Fiorentina deve ripartire. La sua stagione deve iniziare da qui e portarlo a crescere nella direzione giusta, quella auspicata da anni. La fiamma che si è accesa domenica sera a San Siro deve rimanere accesa per le prossime partite.
L'articolo Più rosso che nero – Leao come lo chef Alessandro Borghese, ora c’è un solo obiettivo è stato scritto e pubblicato nella sua versione originale sul sito Milanlive.it.