
Prosegue la nostra rubrica “Quella volta che”, mirata a raccontare aneddoti e curiosità inerenti il mondo rossonero del passato andando a rivangare quanto accaduto nella gloriosa storia rossonera.
Nella giornata di oggi andremo a raccontare di quando Massimiliano Allegri, durante il suo primo mandato da allenatore del Milan, chiese a gran voce la cessione di un calciatore di straordinaria qualità per via dei suoi comportamenti non troppo professionali.

Lo scudetto 2011 del Milan fu targato Massimiliano Allegri con il tecnico livornese che riuscì a vincere il suo primo trofeo importante da allenatore proprio sulla panchina rossonera. Fu l’inizio di un rapporto che ha vissuto poi più di dieci anni di pausa, prima di ritrovarsi ora con l’obiettivo di tornare quanto prima ad alti livelli insieme. Ci furono momenti più o meno facili per l’allenatore che, dopo pochi mesi che era arrivato in rossonero, chiese all’allora amministratore delegato Adriano Galliani, la cessione di un calciatore che non aveva comportamenti professionali.
Allegri chiese la cessione di un big a Galliani, la telefonata raccontata dall’ex dirigente
All’interno della sua autobiografia, Adriano Galliani ha raccontato di quando Massimiliano Allegri chiese la cessione di Ronaldinho dopo poche settimane che era giunto alla guida del Milan da allenatore.

L’ex amministratore delegato del Milan ha raccontato come l’allenatore lo chiamasse in continuazione chiedendo la cessione del brasiliano per i continui ritardi agli allenamenti ed una vita poco regolare per uno sportivo di quel livello. Un giorno Allegri telefonò a Galliani chiedendone la cessione affermando che Ronaldinho fosse arrivato agli allenamenti puntuale. Galliani chiese: “Per una volta che è arrivato puntuale, lo vuoi cacciare?”. Allegri rispose immediatamente: “È arrivato direttamente dalla discoteca”.
La carriera di Ronaldinho al Milan si concluse da lì a poco con il brasiliano che fu ceduto durante il gennaio del 2011 al Flamengo per una somma di poco superiore ai 3 milioni di euro. Al suo posto in rossonero giunse Antonio Cassano che aveva rotto con la Sampdoria, aiutando i rossoneri a conquistare il loro diciottesimo scudetto.
Durò quindi molto poco il rapporto professionale tra Allegri e Ronaldinho con il Milan che decise di ascoltare le richieste del proprio tecnico, allontanando l’asso brasiliano, giunto in rossonero nel 2008, dopo i tanti anni passati con la maglia del Barcellona. Un Ronaldinho che non fu mai al massimo della forma con la maglia del Milan, ma che fu in grado di far innamorare lo stesso San Siro grazie alle sue straordinarie giocate.
L'articolo Quella volta che – Allegri sbottò al telefono: “Dobbiamo venderlo assolutamente” è stato scritto e pubblicato nella sua versione originale sul sito Milanlive.it.


