Nel 3-4-1-2 disegnato da Mourinho per Roma-Genoa di Coppa Italia, Nemanja Matic ha occupato il centro sinistra, con accanto il giovane Bove.
Si è guadagnato un 7 in pagella da La Gazzetta dello Sport, che lo ha giudicato così: «Stavolta califfo in mediana, con una prova di sostanza da 86 palle giocate e 12 recuperate».
Numeri importanti: avere toccato il 13,6% dei palloni giocati dalla squadra significa avere acquisito una centralità all’interno della manovra che anche la tabella certifica.
Se non sorprende l’averli divisi esattamente tra propria e altrui metà campo, colpisce che il suo raggio d’azione si sia diretto anche sulla fascia sinistra, con il raggiungimento anche della zona più offensiva.
Evidentemente i movimenti di El Shaarawy, continui anche se non ha inciso, hanno creato uno spazio nel quale il centrocampista fortemente voluto da Mourinho ha saputo inserirsi, andando anche una volta al cross a 10 minuti dalla fine.
Il dato saliente, che giustifica il giudizio ampiamente positivo, è stata la sua capacità di guardare avanti. Dal cerchio di centrocampo, nella metà giallorossa, ha diretto la manovra con ben 20 passaggi verticali riusciti. Una pulizia di gioco che ha fatto il bene della squadra.
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