Una situazione complicata in casa Milan e il club rossonero è costantemente sotto accusa. Non solo Conceicao, ma anche altri.
Il Milan di Sergio Conceicao è arrivato ormai ad una fase chiave della stagione e dopo diverse difficoltà ora è ormai un dentro o fuori per gli obiettivi stagionali. Due sconfitte consecutive in campionato, e ora ci sarà la sfida dell’Olimpico contro la Lazio con i rossoneri che non possono più sbagliare e con una sconfitta che spegnerebbe ogni vana illusione di Europa, probabilmente non solo di Champions League. Anche il futuro di Conceicao è appeso ad un filo.
Duro attacco in casa Milan, non solo Conceicao
Ha fatto molto rumore lo striscione di ieri della Curva Sud contro il Milan che titolava ‘Indegni’. Duro attacco non solo a Conceicao che in fondo è arrivato due mesi fa ma specialmente a calciatori e società, additati come principali responsabili di un’annata davvero piuttosto complicata. Il Milan fatica e vive un momento piuttosto delicato, la società rossonera non può assolutamente più sbagliare.

Anche il giornalista Paolo De Paola è intervenuto ai microfoni di Tmw Radio, nel consueto appuntamento con Maracanà ed ha attaccato ciò che sta accadendo in casa rossonera: “Il Milan è come la Juve, offre la stessa prestazione indolente. Credo che ora ormai possiamo dirlo, il maggior colpevole di questa stagione è la società rossonera”, il duro affondo verso il club.
Il vero problema all’interno del club Milan
Sia tifosi che addetti ai lavori di fatto non attaccano la società consapevoli che c’è poco da fare con una squadra in difficoltà e un cambio tecnico che non è servito quasi a nulla se non per la vittoria della supercoppa italiana, un trofeo si ma che non pareggia i conti di una stagione piuttosto sfortunata e che la maggior parte delle persone reputano fallimentare.

De Paola ha proseguito chiarendo il proprio pensiero ed ha spiegato: “Aveva ragione Fonseca? Vogliamo dirlo… alla fine anche Conceicao sembra arrivare alle stesse conclusioni ed il problema poi dei calciatori è che non hanno la testa, una squadra che in tutta la sua concezione non sembra avere affatto una sua identità”, ha spiegato il giornalista.
E in molti sottolineano che – nonostante i cambiamenti – la società sembra lasciare solo il tecnico ed ora anche Conceicao sembra lasciato solo e lo dimostra la sua esplosione dopo il ko di Bologna. Una stagione amara e De Paola conclude: “E’ un’accozzaglia di giocatori che non ragiona da squadra e non ha senso di appartenenza, la società deve far capire a questi giocatori dove sono realmente”.



