Adriano Galliani, intervistato nell’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, ha parlato della sua esperienza al Monza, soffermandosi anche sul Milan e su San Siro.
Queste le sue parole:
“L’addio al Monza? “Un’emozione forte. Lascio il club che amo da quando avevo 5 anni e mia madre mi portava allo stadio, la squadra della mia città. Ho ringraziato la nuova proprietà che mi aveva offerto la carica di presidente. Ma non mi vedo in una società che non sia di Silvio Berlusconi/Fininvest. Berlusconi? Nei 44 anni vissuti accanto a Berlusconi non gli ho mai visti occhi felici come a Barcellona, dopo la sua prima Champions, e a Pisa, dopo la promozione in A del Monza. Seguì lo splendido campionato 2022-23. Il Monza è stato l’ultima, grande gioia del presidente. Ne sono assolutamente convinto. Se la promozione vale come una champions del Milan? Di più. Il Milan ne aveva già vinte due prima di Berlusconi. Il Monza in A non c’era mai stato. Quando il presidente lo aveva promesso, qualcuno aveva sorriso. Come quando aveva promesso un Milan campione del mondo”.
Sul Milan e su San Siro:
“Il ritorno di Allegri? Max è un grande allenatore. Ci ho visto bene… Quando era al Cagliari, gli ripetevo: ‘Lei ha il phisique du role’ per il Milan. Perché, per guidare una grande, conta anche la presenza. Max giocava e vestiva bene. Un bel fioeu, direbbe Gullit. Il mio sogno è lo scudetto al primo colpo, come nel 2010. Può farcela, sono ottimista. I dirigenti rossoneri hanno fatto una scelta azzeccatissima. In che stadio vorrei tifare? Una città come Milano non può non avere un grande stadio, in linea con i tempi. E il luogo non può che essere San Siro, ben servito da metro, strade e autostrade, dove i tifosi del Milan sono abituati ad andare da 100 anni e quelli dell’Inter da 80. San Siro è impossibile da ristrutturare. Una città all’avanguardia, bella come Milano, non può non avere uno stadio all’altezza del suo standard. L’eresia non è abbattere San Siro, ma Inter e Milan fuori dalla loro città”.
Foto: Instagram Monza
L'articolo Galliani: “Lascio il club che amo da quando avevo 5 anni. Inter e Milan fuori dalla città un’eresia” proviene da Alfredo Pedullà.