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La leggenda attacca il big del Milan: “Non può essere considerato un campione”

La leggenda attacca il big del Milan: “Non può essere considerato un campione”

La leggenda senza mezzi termini attacca il big del Milan: si attende la risposta da parte del giocatore rossonero.

I rossoneri sono nel momento peggiore della stagione. La proprietà non poteva pensare a uno scenario più brutto da vivere durante la prima stagione. A tutto questo si aggiunge l’addio di Stefano Pioli: un contraccolpo per la continuità di progetto, di cui lo stesso Furlani aveva parlato a Supertele la scorsa settimana. Per una società come il Milan momenti del genere ce ne sono stati molteplici ma la società dovrà saperlo fronteggiare.

Non solo la dirigenza. I giocatori dovranno dimostrare di avere una carattere forte per non far affondare la nave. Su tutti saranno messi sotto pressione i leader dello spogliatoio, da Maignan a Theo Hernandez, per arrivare fino a Rafa Leao. Il portoghese dopo un avvio di stagione sottotono dal punto di vista realizzativo è tornato assoluto protagonista dell’annata rossonera. Sull’ex Lille ha tuonato una leggenda del calcio.

“Gioca a rate”

José Altafini è stato intervistato da Tuttosport. Il campione del mondo del 1958 con il Brasile non ha avuto dubbi riguardo la rosa della prossima stagione: “Il Milan deve tenersi stretto Theo. Ai rossoneri serve un altro come lui per la fascia destra. Serve gente più forte per rivincere il campionato“. Il brasiliano naturalizzato italiano è sicuro, la rosa del Milan non è all’altezza per competere per lo Scudetto. A far discutere non sono però queste affermazioni ma le parole che la leggenda del calcio ha speso per il portoghese Rafa Leao.

 

L’ex giocatore di Milan, Napoli e Juventus non ha usato mezzi termini descrivendo il numero 10 rossonero: “I grandi giocatori non hanno lunghe pause come lui. Rafa è bravo: lo reputo un giocatore forte , ma è ancora troppo discontinuo per esser considerato un campione. Gioca a rate“. Altafini non ha perciò dubbi, Leao non è un campione. La critica sul motore del portoghese è nota a molti: troppe volte il 10 del Milan non ha fatto la corsa in più per recuperare un pallone. Spesso si ferma dopo che la palla lascia i suoi piedi anziché restare pronto a continuare l’azione.

José Altafini è solo l’ultimo ad iscriversi alla lista di chi critica il classe ’99 per questo motivo qui. Dopo 5 anni in rossonero forse bisognerebbe accettare che l’esterno sinistro è questo, un giocatore fenomenale che nella partita si prende delle pause. Chissà che queste critiche possano motivare Rafa Leao a fare quel passo in più.

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