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Allegri: “Vi spiego perché sono tornato al Milan”. Tare: “Jashari? Ecco la situazione”

Allegri: “Vi spiego perché sono tornato al Milan”. Tare: “Jashari? Ecco la situazione”
Massimiliano Allegri allenatore del Milan

Oggi il nuovo allenatore rossonero parla in conferenza stampa da Casa Milan.

Massimiliano Allegri allenatore del Milan
LIVE – Massimiliano Allegri: la conferenza stampa di presentazione

Oggi a Casa Milan conferenza stampa di presentazione di Massimiliano Allegri. Presente anche il direttore sportivo Igli Tare. Di seguito tutte le dichiarazioni.

Milan, le parole di Tare

PRESENTAZIONE – “Il suo arrivo è stato condiviso dalla società, abbiamo visto in lui una figura esperta, con idee chiare e con mentalità vincente”.

CALCIOMERCATO – “Non ritengo opportuno parlarne. Con Jashari una situazione in cui teniamo di averlo al Milan, la sua volontà è questa, ma in questo momento dobbiamo rispettare le dinamiche del club con cui è sotto contratto. Riteniamo di aver fatto una grande offerta nel rispetto del club e del calcio belga”.

Le dichiarazioni di Allegri

PRESENTAZIONE – “Sono contento di essere qui, spero che ci toglieremo delle soddisfazioni. Dobbiamo essere un blocco unico che va nella stessa direzione. Condividiamo con il ds e gli altri dirigenti tutte le dinamiche. Oggi inizia questa fantastica avventura, sono felice ed entusiasta. Con entusiasmo sono tornato al Milan”.

OBIETTIVO VINCERE – “Ho avuto la fortuna di lavorare quattro anni al Milan e ho avuto la possibilità di vincere. Poi sono andato alla Juventus, che ringrazio per gli otto anni trascorsi lì. Io cerco di mettere i giocatori nelle condizioni per fare delle vittorie importanti. La società è al primo posto, un blocco unico, deve essere di sostegno. Sono convinto di questo. La rosa del Milan è ottima, sto conoscendo i giocatori, sono di valore. Il direttore sta monitorando le varie situazioni, l’importante è arrivare al 31 agosto nelle migliori condizioni. I primi 6 mesi sono fondamentali per mettere le basi, a marzo si decide la stagione”.

A FINE STAGIONE SODDISFATTO SE… – “Non cominciamo così… Bisogna mettersi nelle condizioni di raggiungere gli obiettivi. Il Milan deve tornare a giocare la Champions League, a marzo bisogna essere in quelle posizioni. Questo è certamente un obiettivo”.

SPIEGAZIONE OTTAVO POSTO E COSA PUO’ DARE LUI – “Non c’è una spiegazione, c’è del lavoro da fare. Io non sono in grado di parlare, ho solo guardato, sarebbe una mancanza di rispetto giudicare. Ora inizia una nuova stagione e dobbiamo concentrarci su questo. Devo prendere il positivo come la vittoria della Supercoppa Italiana, il raggiungimento della finale di Coppa Italia e alcune partite. Devo far rendere tutti al meglio per arrivare al massimo dei risultati. Quando sei al Milan, bisogna sempre avere l’ambizione di ottenere il massimo e mai accontentarsi. Per questo serve grande dedizione nel lavoro ogni giorno. In campionato bisogna viaggiare a velocità di crociera”.

OBIETTIVI – “L’obiettivo è partire bene, lavorare bene e riportare il Milan in Champions League. Questo obiettivo dobbiamo averlo tutti in testa, ci possiamo arrivare con il lavoro quotidiano di tutti. Sono molto fiducioso”.

PERCHÈ TORNA? – “Al Milan sono molto affezionato. Quando è arrivata la chiamata di Tare e Furlani, li ho incontrati subito e in un’ora abbiamo deciso di iniziare questa avventura assieme. Sono contento ed entusiasta della scelta fatta”.

CALCIOMERCATO – “Tare e la società monitorano, io condiviso con loro le opportunità che ci sono. Le uscite sono condivise. Ora ho 25 giocatori a disposizione e sono contento, le cose vanno fatte piano piano e bene. Il 17 agosto bisogna essere pronti per la partita di Coppa Italia, che sarà una partita dentro-fuori importante”.

SENZA COPPE EUROPEE SCUDETTO POSSIBILE COME PER IL NAPOLI? – “Posso dire che al Milan tutti devono avere l’ambizione di ottenere il massimo risultato. Serve lavorare con la massima convinzione. Se a marzo saremo bravi a essere dentro certe posizioni, ce la giocheremo. Ora non serve fare proclami, bisogna essere responsabili, professionali e concreti. Dobbiamo ottenere risultati in questo club”.

MODULO 4-3-3? – “Intanto cerco di metterne dieci, poi vediamo come…”

MAIGNAN CAPITANO, LEAO VICE – “Sono molto contenti. Sono felice che Maignan abbia deciso di restare, è un giocatore importante, uno dei portieri migliori in Europa. Leao calciatore straordinario, farà una grande stagione”.

MODRIC, RUOLO? – “Aspettiamo che arrivi, arriverà in agosto. Non c’è bisogno di grandi presentazioni. Abbiamo anche Ricci, Fofana, Bondo, Musah e Loftus-Cheek. Loftus-Cheek può essere importante, due anni fa ha segnato 10 gol. Giocheremo con tre centrocampisti, poi vedremo in base alle caratteristiche. Cercherò di farli rendere al meglio possibile”.

ARRIVO DI TARE – “Ho trovato una società con chiarezza nei ruoli. L’arrivo di Tare è un valore aggiunto. L’importante è che tutti andiamo nella stessa direzione. Il blocco che ci deve essere dalla proprietà fino ai magazzinieri e tutti quelli che lavorano al Milan deve essere un blocco unico, per permettere ai calciatori di rendere al meglio”.

PROPRIETA’ – “L’ho incontrata. Un piacevole pranzo, sono stato molto contento”.

TIFOSI DELUSI NELLA SCORSA STAGIONE: CHE MESSAGGIO? – “La cosa più importante che dobbiamo fare è lavorare bene ogni giorno. Per riconquistare il rispetto dei tifosi dobbiamo lavorare bene, con responsabilità e professionalità, conquistando risultati. Ci dovranno dare una mano, abbiamo bisogno di loro”.

DIFESA FORTE – “Non sono amante delle statistiche, ma da alcuni numeri non si può scappare. Negli ultimi 15-16 campionati solo in un anno non ha vinto la miglior difesa, Sarri alla Juventus”.

RAPPORTO CON VLAHOVIC – “Ragazzo straordinario, era arrivato giovane dalla Fiorentina”.

RAFA LEAO – “Spero di tirargli fuori qualcosa in più. Sono convinto che possa farlo. Oggi è un ragazzo più responsabile e penso ci siano tutti i presupposti per fare bene”.

COME È CAMBIATO ALLEGRI IN QUESTI ANNI? – “Sono cambiato tanto, è normale che sia così. Le esperienze ti cambiano. I giovani non sono più o meno bravi, è una questione di esperienze fatte. Io sono completamente diverso rispetto alla prima avventura al Milan. Tra Milan e Juventus sono stato fortunato, anni che mi hanno insegnato tanto. Ho un bagaglio di esperienza che mi porto dietro e che dovrò incrementare, non si finisce mai di imparare e migliorare. Il mantenimento non esiste, o si migliora o si peggiora. Quando si smette di migliorare si peggiora”.

SCUDETTO – “Dire di puntare allo Scudetto è un proclamo che serve a voi giornalisti. Quando sei in un grande club devi ottenere il massimo risultato, poi vedremo dove arriveremo. Il campionato non mente, le partite sono difficili e bisogna lavorare duro ogni giorno. Ne riparleremo a marzo, fino ad allora dobbiamo costruire tutto per i mesi finali”.

ZLATAN IBRAHIMOVIC – “Non l’ho ancora visto. Appena c’è stata l’ufficialità, ci siamo contattati. Ha iniziato una carriera diversa e deve essere un esempio per tutti i giocatori con la sua mentalità”.

THEO HERNANDEZ – “Ha fatto una scelta diversa e gli auguro le migliori fortune”.

LAVORARE SULLA TESTA DELLA SQUADRA – “Quello che è stato l’anno scorso non posso a giudicarlo. Inizio oggi. Presto dobbiamo diventare una squadra. Prima diventiamo squadra e prima riusciremo a fare risultati. Io sono molto fiducioso. Con Tare e la società abbiamo parlato, non serve una rivoluzione, serve lavorare con ordine e responsabilità”.

SQUADRE CHE TEME DI PIU’ – “Quelle sempre al vertice sono Napoli, Inter, Juventus, Atalanta, Roma, Lazio… Sono sempre le solite sei-sette. Arrivare nelle prime quattro della classifica non è semplice, bisogna lavorare bene”.

DIFESA – “Abbiamo Jimenez e Bartesaghi, abbiamo tempo di sistemare le cose. I centrali sono bravi e hanno margini di miglioramento importante. Sono contento”.

ALTRE OFFERTE – “Quella più importante era quella del Milan, sono qui con entusiasmo. Il Milan ha un fascino meraviglioso”.

TIPO DI CALCIO DA FARE AL MILAN – “Quando la palla dobbiamo cercare di attaccare e fare gol, quando non ce l’hai devi difendere e non prendere gol”.

LEAO DEVE AIUTARE ANCHE DIFENSIVAMENTE? – “Ha caratteristiche straordinarie. Tutti devono devono fare il meglio possibile”.

NOMEA DI UNO CHE FA GIOCARE MALE LE SQUADRE – “Non sono stanco, è il gioco delle parti e mi diverte. Ci gioco sopra. La cosa importante è il risultato. Se vinci sei bravo, se perdi… Il calcio è arte, i giocatori ce l’hanno nei piedi e nella testa. I tifosi vengono a vedere i gesti tecnici”.

 

L'articolo Allegri: “Vi spiego perché sono tornato al Milan”. Tare: “Jashari? Ecco la situazione” è stato scritto e pubblicato nella sua versione originale sul sito Milanlive.it.

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