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Maignan, Zoro sui cori razzisti di Udine: «In 20 non è cambiato nulla»

Maignan, Zoro sui cori razzisti di Udine: «In 20 non è cambiato nulla»
Zoro

Le parole di Marc Zoro, vittima di insulti razzisti in Messina-Inter 20 anni fa, su quanto successo ieri a Mike Maignan

Ospite in una trasmissione calcistica ivoriana, Marc Zoro, ex difensore e vittima di cori razzisti che, in occasione di un Messina-Inter del 27 novembre 2005, fermò la partita rifiutandosi di proseguire dopo i cori dei tifosi nerazzurri, ha commentato l’episodio di razzismo che ha visto protagonista Mike Maignan ieri sera in Udinese-Milan. Le dichiarazioni riprese dalla Gazzetta dello Sport. Di seguito le sue parole.

PAROLE – «Sono passati vent’anni da quel Messina-Inter, ma il razzismo resta una piaga sociale. Io ero vicino alla linea di fondo. Ho sentito ululati, cori, insulti e non ci ho visto più. Capisco Mike, davvero. Ha fatto bene. Non si può ignorare una cosa simile, bisogna prendere una posizione. Maignan ha fatto bene a fermarsi, ma sarebbe dovuto rimanere negli spogliatoi. Anzi, doveva andar via dallo stadio. La soluzione? Chiudere lo stadio per sei mesi. È bello leggere solidarietà e parole forti, però va chiuso l’impianto. L’Udinese, o chi per lei, dovrebbe giocare sei mesi in un altro stadio, in modo tale che la gente riesca a capire la gravità del gesto».

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