La pietra da cui ripartire. Dopo la burrascosa stagione passata, il Milan ha scelto Allegri per la guida tecnica. Una soluzione che ha trovato un inaspettato “sostenitore”
Dopo la rivoluzione di questa estate, l’arrivo di Igli Tare ed il ritorno di una figura statuaria come quella di Max Allegri, Il Milan era certamente la squadra sulla quale erano rivolte le maggiori attenzioni per questo inizio di campionato. Una stagione aperta dal match di coppa Italia contro il Bari, vinta per 2-0 e dalla rovinosa sconfitta a San Siro contro la neopromossa Cremonese.
La vittoria di Lecce ha spento un po’ i riflettori e i rumors sul Milan e ha riportato la calma e la serenità giusta per affrontare ora l’ostico match contro il Bologna di Vincenzo Italiano, quel Bologna che soltanto pochi mesi fa ha soffiato via una coppa Italia ai rossoneri. Su questo inizio di stagione non sfavillante, nei risultati e nelle prestazioni, si è spaccata l’opinione comune, ma dal coro la voce di un tenore sovrasta tutte le altre.
Adani confida in Allegri: il messaggio al tecnico del Milan
Daniele Adani, nella trasmissione Viva el Futbol condotta da lui assieme ad Antonio Cassano e a Nicola Ventola, si è espresso sul lavoro svolto da Max Allegri in queste battute iniziali di campionato e più in generale sulla scelta della società Milan di ripuntare una fiche sul traghettatore dello scudetto nell’annata 2011/12.
Queste le parole dell’ex difensore della nazionale:
“Se lui è arrivato per dare solidità, seguiamo quella solidità. Spero in una evoluzione, io credo in quello che era Allegri sei anni fa. Sono convinto che sia al canto del cigno. Allegri deve dimostrare di essere quello che era perché quando si parla di un vincente bisogna parlare del passato. Voglio dare fiducia, spero che il connubio Tare-Allegri dia una mano a una direzione che ha lasciato molto a desiderare”.
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