Il Milan ha messo una toppa nel reparto offensivo con Fullkrug, che verrà ufficializzato non appena aprirà ufficialmente la sessione invernale di calciomercato. Le direttive della società erano chiare: spesa minima, e Fullkrug è stato ritenuto il profilo adatto per provare a risolvere una lacuna della rosa nel breve termine senza investire troppo.
Discorso che potrebbe essere diverso a giugno. Sperando che il Milan riesca ad arrivare a fine stagione con una qualificazione in Champions League in tasca, si può ipotizzare l’acquisto di un attaccante di più alto profilo. In un reparto offensivo che, è vero, può contare su Pulisic e Leao, ma che vede Gimenez e Nkunku ancora lontani dal convincere.
Allegri vorrà sicuramente un centravanti da area, come piace a lui, e la richiesta potrebbe essere ancora Dusan Vlahovic, il grande obiettivo del mercato estivo rossonero. L’attaccante serbo andrà in scadenza nel giugno 2026 con la Juventus e quindi si libererà a parametro zero. La sensazione è che il Milan ci proverà con decisione: i dialoghi con il suo entourage non sono mai stati interrotti e il fatto di non dover pagare il cartellino permetterebbe di poter fare anche uno sforzo maggiore sull’ingaggio.
Nodo ingaggio e concorrenza: le chiavi dell’operazione
Ed è proprio questo il nodo principale. L’ingaggio di Vlahovic alla Juventus supera attualmente i 12 milioni di euro netti a stagione. Cifre fuori portata per il Milan, che ha un tetto salariale fissato intorno ai 6,5 milioni con Leao. Anche in caso di ritocco verso l’alto, è difficile immaginare un raddoppio. Per questo, al momento, il problema è soprattutto economico, perché al giocatore non dispiacerebbe riabbracciare Allegri e approdare in rossonero.
La situazione si complicherebbe ulteriormente se dovesse inserirsi un’altra squadra europea competitiva, disposta a garantirgli lo stesso stipendio attuale. In quel caso per il Milan ci sarebbe poco da fare. Va ricordato inoltre che il club rossonero difficilmente partecipa ad aste o a giochi al rialzo e non intende assecondare richieste eccessive tra commissioni agli agenti e bonus alla firma.
Per far vestire a Vlahovic la maglia del Milan servirà quindi il già citato sforzo della società sull’ingaggio, e sarà fondamentale anche la volontà dello stesso calciatore, chiamato eventualmente a fare qualche rinuncia.
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