Emerson Royal, oggi difensore del Flamengo, ha rilasciato una lunga intervista alla ‘Gazzetta dello Sport’, in cui ha raccontato senza filtri i suoi mesi al Milan: dall’arrivo tra grandi aspettative alla pressione mediatica asfissiante, fino alla scelta di andarsene. Il brasiliano non nasconde l’amarezza per le critiche ricevute dai tifosi rossoneri e spiega perché l’Italia non gli manca affatto.
Emerson, la pressione del Milan e il paragone con CR7
Appena sbarcato a Milano nell’estate 2024, Emerson si è trovato al centro di un ciclone che racconta così:
“Ogni volta che dicevo o facevo qualcosa si parlava di me più di quanto si parlasse di Cristiano Ronaldo ma in negativo. Mi sentivo di dover fare sempre il doppio per essere accettato, e poi non essere accettato comunque”.
Nel mentre, iniziava a girare un video in cui i tifosi del Tottenham gli intonavano un coro ingiurioso:
“Quel video è stato manipolato e fatto passare per recente. Ma quando ho scelto di andare via dal Tottenham, il club ha provato a trattenermi perché ero migliorato tanto.”

Il rapporto con l’ambiente e la decisione di partire
Dopo l’infortunio e mesi di recupero, il clima al Milan era diventato insostenibile secondo il brasiliano:
“Quando ho capito che il mio rapporto con l’ambiente si era ormai logorato, mi sono reso conto che restare non sarebbe stata la scelta giusta. Mi manca la Spagna, dove sono stato molto felice al Betis. E anche l’Inghilterra. L’Italia no”
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