Il presidente del Milan, Paolo Scaroni, nella giornata odierna ha tracciato un quadro estremamente positivo sotto il profilo economico per il club di Via Aldo Rossi. Il manager e banchiere italiano, attualmente presidente del Diavolo e dell’Enel, ha sottolineato i punti di forza della gestione societaria, che si sta fondando sempre più sulla sostenibilità e sulla crescita strutturale.
Le sue dichiarazioni in merito al tema cessioni della scorsa estate, però, stanno facendo discutere. Indirettamente si è parlato di Theo Hernandez e Tijjani Reijnders, le cui partenze hanno fatto soffrire gran parte del popolo rossonero.
Milan, senti Scaroni: “Cessioni pesanti? Il player-trading è una cosa normale”
Nel corso della giornata odierna il presidente Paolo Scaroni, a margine del Consiglio d’amministrazione dell’AC Milan che ha approvato il Bilancio al 30 giugno 2025, ha rilasciato dichiarazioni importanti.
La crescita economica del club negli ultimi anni è sotto gli occhi di tutti, ma secondo gli addetti ai lavori il tutto è stato reso possibile in piccola parte anche grazie ad alcune cessioni di calciatori importati e molto amati dalla piazza, specie nell’ultima sessione di mercato. Secondo il patron del Diavolo, però, tutto questo è inevitabile, con buona pace dei tifosi milanisti:
“Cessioni pesanti in estate? Anche noi, come i tifosi, ci affezioniamo ai giocatori, ma il player-trading è una cosa normale. Alla fine l’obiettivo è sempre quello: creare una squadra forte, che vinca, in un contesto economico equilibrato. Di fronte questo obiettivo siamo pronti a prendere le decisioni necessarie”
Il presidente del Milan, Paolo Scaroni, durante l’assemblea si esprime in merito alle questioni di bilancio
Gestione Milan, bilancio in positivo da ben tre anni: il metodo Scaroni funziona, e non dipende solo dalle cessioni
L’Assemblea degli Azionisti ha approvato il Bilancio Consolidato al 30 giugno 2025, certificando un risultato storico. Per il terzo anno consecutivo il Milan chiude in utile, questa volta con tre milioni di euro di surplus.
Il presidente Scaroni ha voluto evidenziare con forza che la crescita del club non è dipesa dalla vendita dei giocatori, ma da un’espansione delle attività commerciali e dei ricavi da marketing, stadio e partnership internazionali. Le entrate non collegate ai diritti televisivi e alle cessioni sono infatti passate da 90 milioni (2019) a 240 milioni nell’ultimo esercizio.
Sul fronte infrastrutturale, il progetto del nuovo stadio resta una priorità assoluta, grazie alla quale i rossoneri potranno crescere ancor di più. Quali saranno i prossimi obiettivi del Milan? Seguendo la linea intrapresa dal presidente Scaroni, sicuramente l’obiettivo primario sarà quello di rafforzare ancor di più la solidità economica del club, senza cessioni
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