Tra i protagonisti dell’ultimo mese del Milan c’è stato sicuramente Samuele Ricci. Approfittando anche dell’assenza di alcuni suoi compagni di squadra come Rabiot, nell’ultimo periodo è diventato uno degli inamovibili di questo Milan. Schierato non proprio nel suo ruolo abituale davanti alla difesa, solitamente occupato da Luka Modric, Ricci è stato utilizzato come mezzala, offrendo prestazioni sempre più convincenti. Si è distinto non solo nella fase di possesso, dove già si sapeva fosse forte, ma anche in quella di non possesso.
La crescita tattica e fisica di Ricci
Ricci, anche grazie al lavoro di Massimiliano Allegri e del suo staff, è migliorato notevolmente dal punto di vista atletico rispetto ai tempi del Torino. Ora copre una quantità enorme di campo, correndo sia in avanti, buttandosi negli spazi, aspetto su cui sta lavorando molto, sia all’indietro, in copertura. Con la sua intelligenza tattica riesce inoltre a legare il gioco anche davanti alla difesa, soprattutto quando Modric, spesso marcato a uomo, si alza liberandogli spazio.
La chiamata di Gattuso
Grazie a questo periodo di continuità al Milan, Ricci si è guadagnato la chiamata in nazionale da parte del CT Gattuso, che lo ha inserito tra i pre-convocati per le prossime sfide dell’Italia contro Moldavia e Norvegia. Dopo essere stato un convocato fisso lo scorso anno, in questa stagione, complice il trasferimento al Milan, il minor minutaggio e qualche panchina di troppo, era rimasto fuori dai raduni di settembre e ottobre. Ora però, con quattro partite consecutive giocate per intero e anche un gol segnato, si è ripreso il posto che merita, dando la sensazione di poter diventare non solo un convocato, ma un vero protagonista della nostra nazionale.
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