
La prestazione da campione di Maignan nel derby riaccende i discorsi sul suo rinnovo, ma ad oggi è quasi impossibile

Mike Maignan è stato uno straordinario protagonista nel derby. Due miracoli, un rigore parato. Una prestazione che alimenta il tema più delicato degli ultimi mesi: il rinnovo di contratto. Nelle ultime ore le parole di Carlo Pellegatti, ospite a Pressing, hanno riacceso la questione. Lo storico giornalista rossonero ha offerto una ricostruzione delle tappe che hanno portato al gelo tra il club e Mike Maignan, un portiere considerato da molti tra i migliori in Europa. Il cuore della vicenda riguarda promesse non mantenute e un’offerta rivista al ribasso: entrambe le cose hanno ormai segnato il rapporto.
Cosa è successo fra il Milan e Maignan: la ricostruzione dei fatti
“La cosa che mi fa impazzire è che il Milan perderà Maignan a zero, divento matto. È uno dei portieri più forti al mondo”, ha esordito Pellegatti. Che ha poi spiegato cosa è successo in questi mesi: “A Maignan è stato promesso un ingaggio da 5 milioni. A gennaio le cose non vanno bene e allora il Milan decide di offrire 4 milioni“. Un cambio di idea che, secondo Pellegatti, ha incrinato in modo pesante il rapporto tra il giocatore e il management.

Il passaggio successivo descrive un’altra trattativa rimasta sospesa: “A marzo dicono al francese che parleranno a Cardinale e sistemeranno il suo contratto. Da lì nessuno ha detto più nulla”. Le sue parole tracciano un quadro complicato, nel quale la distanza tra le parti è diventata definitiva. Pellegatti chiude il suo intervento con il passaggio più duro: “Io ho parlato con il suo entourage e non ne vogliono più sapere. E così perdiamo uno dei portieri più forti al mondo. Ma vi rendete conto? E chiunque arriverà sarà comunque un downgrade”.
I nomi dei possibili sostituti
Il Milan si trova dunque davanti a una riflessione inevitabile. Perdere Maignan significherebbe perdere uno dei migliori giocatori al mondo in quel ruolo. Inoltre l’eredità del portiere francese richiederà un investimento importante e una scelta molto accurata. Non è un caso che in questi mesi la dirigenza abbia monitorato vari nomi ma senza affondare alcun colpo. Si è parlato molto di Suzuki del Parma e di Elia Caprile del Cagliari, ma anche di altri nomi più sconosciuti, come ad esempio Restes e Atubolu. Come dice giustamente Pellegatti, in ogni caso sarà un passo indietro rispetto a Maignan.
L'articolo Rinnovo Maignan, cala il gelo: “Non ne vogliamo più sapere” è stato scritto e pubblicato nella sua versione originale sul sito Milanlive.it.



