
Il padre dell’attaccante rossonero commenta gli ultimi giorni del calciomercato che hanno visto protagonista anche il figlio.

Nonostante i rumors che lo davano come possibile partente, alla fine Santiago Gimenez è rimasto al Milan. Una permanenza che ha voluto fortemente, anche se negli ultimissimi giorni della sessione estiva del calciomercato sembrava che potesse andare Roma, dato che non c’era abbastanza fiducia in lui nell’ambiente rossonero.
Massimiliano Allegri preferiva un attaccante come Arten Dovbyk, che per caratteristiche riteneva più adatto al suo gioco e che sarebbe arrivato tramite uno scambio con il messicano. Ma l’operazione non si è concretizzata, i club non hanno trovato la quadra su formula e cifre. Ciascuno dei giocatori è rimasto al suo posto, pur non essendo super graditi dai rispettivi allenatori, che però adesso dovranno fare del loro meglio per valorizzarli senza partire prevenuti.
Milan, Gimenez se queda: parla il papà
Poco prima di Lecce-Milan era stato Igli Tare ad ammettere che erano in corso dei discorsi per lo scambio Gimenez-Dovbyk. Parole che hanno fatto rumore, anche perché l’ex Feyenoord avrebbe giocato titolare poco dopo. Più di qualcuno ha criticato la comunicazione del direttore sportivo rossonero.
Christian Gimenez, padre di Santiago, ha commentato quanto successo in occasione di un’intervista a Claro Sports: “Era titolare, ma volevano venderlo. La verità è che era tutto molto confuso. È molto raro che un direttore sportivo faccia quelle dichiarazioni. L’agente di Santi è sempre stata in contatto il club. Il Milan ha avuto la possibilità di fare quello scambio, ma Santi non è mai stato consultato sulla situazione. Lunedì mattina tutte le parti si sono incontrate: il presidente, il direttore sportivo e i consiglieri come Ibrahimovic, che ha avuto un ruolo importante, hanno deciso che Santi sarebbe rimasto“.
Gimenez senior non ha vissuto bene le improvvise dichiarazioni pubbliche di Tare, certamente non gradite neppure dal figlio: “Sono stato male – ha ammesso – è stata una brutta notte. Non ho dormito, ero sempre aggiornato su quello che succedeva e in costante comunicazione con la società. Dopo aver sentito le parole del direttore sportivo del Milan, è stato difficile. Hanno dubitato delle sue capacità e delle due caratteristiche, perché sia l’allenatore che il direttore sportivo sono nuovi arrivati. Credo che tutto questo servirà a tirar fuori la bestia che tiene dentro“.
Alla fine Santiago è rimasto e toccherà a lui convincere Allegri. Certamente è consapevole di essere stato messo in discussione e quanto avvenuto deve dargli uno stimolo in più per far emergere tutto il suo potenziale. Questa è la stagione che terminerà con il Mondiale e, come tanti colleghi, ci tiene a fare bene. A livello di comunicazione il Milan poteva gestire meglio la situazione, però ormai è andata come sappiamo.
Gimenez è l’unica prima punta nell’organico rossonero, non avere un concorrente nel ruolo può essere un vantaggio, però anche Christopher Nkunku ha giocato in quella posizione nel corso della sua carriera. Ed è possibile che nel 3-5-2 siano Rafael Leao e Christian Pulisic i due titolari, con Santi che parte dalla panchina. Allegri pare orientato verso questa soluzione.
L'articolo Santi Gimenez, la frecciata del padre al Milan: “Sono stato male…” è stato scritto e pubblicato nella sua versione originale sul sito Milanlive.it.