Indiscrezione spiazzante per i tifosi rossoneri: c’è un nuovo nome nella lista dei direttori sportivi corteggiati
Fino a pochi giorni fa sembrava che il Milan avesse fretta di chiudere la questione direttore sportivo. C’era voglia di fare in fretta, di mettere subito a posto un tassello fondamentale per il futuro del club. Poi, però, qualcosa è cambiato. Il viaggio di Giorgio Furlani negli Stati Uniti per incontrare Gerry Cardinale ha portato a una riflessione più profonda: meglio prendersi il tempo necessario e fare la scelta giusta, piuttosto che affrettarsi e rischiare un errore che potrebbe pesare sulla prossima stagione.
Milan, non solo Tare e Paratici: nuovo nome per il nuovo DS
Nessuna corsa contro il tempo, quindi. Il Milan vuole fare le cose per bene, valutando ogni dettaglio. Serviranno più incontri, confronti, idee chiare. E intanto, tra i nomi già noti, ne spunta uno nuovo che potrebbe cambiare le carte in tavola.

I nomi più chiacchierati sono quelli di Igli Tare e Fabio Paratici, dirigenti esperti con un passato rispettivamente alla Lazio e alla Juventus. Ma secondo Il Corriere dello Sport, Furlani ha appena avuto un incontro anche con Tony D’Amico, attuale ds dell’Atalanta. Un profilo che finora era rimasto più defilato, ma che sta guadagnando punti nelle valutazioni della dirigenza rossonera.
D’Amico, classe 1980, non è un personaggio da copertina, ma è uno che sa lavorare nell’ombra e far parlare i risultati. Prima al Verona e poi all’Atalanta ha dimostrato di saper individuare talenti e costruire squadre solide. Insieme a Gasperini ha contribuito a portare l’Atalanta a livelli altissimi, con scelte di mercato intelligenti e una gestione impeccabile.
Serve un uomo di campo: D’Amico potrebbe scavalcare tutti
A questo punto, il profilo ideale sembra abbastanza chiaro. Il Milan vuole un uomo di calcio vero, qualcuno che conosca bene il campionato italiano o che, comunque, abbia esperienza e competenza nel gestire il mercato e tutto ciò che riguarda la squadra.

Non basta saper comprare e vendere giocatori: serve una figura che sappia lavorare a stretto contatto con allenatore e società, che sappia leggere le esigenze dello spogliatoio e che abbia anche una visione d’insieme sul progetto sportivo.
D’Amico ha queste qualità? Probabilmente sì. Ma il Milan vuole valutare ogni possibilità prima di prendere una decisione definitiva. Le piste straniere restano in piedi, anche se al momento sembrano meno concrete. E per questo, la scelta del nuovo DS sarà ponderata fino all’ultimo dettaglio.