Arriva l’ultimatum da parte del Comune di Milano ai due club meneghini riguardo al futuro di San Siro: la situazione.
Non solo partite di campionato, Champions League e calciomercato. Per i due club di Milano continua a tenere banco la notizia che negli ultimi mesi era passata in secondo piano: la questione nuovo stadio. In questo tempo i discorsi tra i club e il Comune di Milano andavano avanti ma a quanto pare non si giunge ancora ad un punto di incontro che possa risolvere la questione e sciogliere tutti i dubbi al riguardo. Difatti Un team di professionisti dei club insieme ai rispettivi fondi, come svelato dal Corriere dello Sport recentemente, sta lavorando per preparare il piano da consegnare al Comune di Milano per quanto riguarda San Siro. Il Comune però adesso chiede una cosa: celerità nelle decisioni.
Il Comune attende ancora una risposta dai club
Il Comune ha chiesto ai due club di accelerare in quanto alla decisione finale su come procedere. Il Milan infatti sembra non avere ancora abbandonato del tutto la pista San Donato ma ancora non si è arrivati ad un punto di incontro e l’Inter invece resta a osservare per capire come muoversi di conseguenza.

Infatti ora il Comune di Milano è sicuro: si è pronti ad interrompere le comunicazioni e presentare un bando alternativo per la vendita dello stadio. Si spera così di abbreviare i tempi ed arrivare ad una risposta il prima possibile.
I discorsi sul nuovo stadio e stadi di proprietà vanno avanti come un tira e molla dove nessuno però prevale, arrivare ad una decisione il prima possibile sarà fondamentale per entrambe le società.
La scelta di Milan e Inter
Nonostante le preoccupazioni però, dai due club arrivano rassicurazioni riguardo al rispetto dei tempi prefissati per l’acquisto edello stadio e delle aree limitrofe e si agirebbe entro settembre, quando poi scatterà il vincolo della Soprintendenza sul secondo anello.

Come raccontato sempre dal Corriere della Sera, le fasi dell’iter amministrativo prevedono “che dopo il deposito del documento delle alternative progettuali e dell’offerta d’acquisto tocchi al Comune istruire la pratica”.
“Tocca poi alla conferenza dei servizi che dovrebbe concludersi con la dichiarazione di pubblico interesse. Contemporaneamente si lavora sull’offerta d’acquisto. Il Comune a quel punto fa un avviso pubblico per capire se ci sono altri soggetti interessati all’acquisto”.