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“È una cosa vergognosa”, il sindaco Sala è furioso sul nuovo stadio del Milan

“È una cosa vergognosa”,  il sindaco Sala è furioso sul nuovo stadio del Milan

Continua a tenere banco la situazione legata al nuovo stadio. Inter e Milan rimangono in attesa di nuovi risvolti.

La discussione al progetto per il nuovo stadio di Milano continua a tenere banco, con l’attenzione concentrata su San Siro. Il sindaco, Beppe Sala, ha recentemente espresso le sue opinioni in un’intervista a Repubblica, lanciando un acceso dibattito sul cosiddetto “vincolo culturale”.

Sala furioso sulla questione stadio

Sala ha dichiarato con forza che considera il vincolo culturale “vergognoso” e ha sottolineato le sue preoccupazioni riguardo all’impatto di questa restrizione sulla costruzione di un nuovo stadio. Ha argomentato che se si applicasse il vincolo culturale a luoghi dove si gioca a pallone, ciò potrebbe estendersi a gran parte degli edifici milanesi: “Il vincolo culturale è una cosa vergognosa. Se lo si mette su un luogo dove si gioca a pallone, allora estendiamolo al 90% degli edifici milanesi”.

Sala furioso per la questione stadio
Sala preoccupato dalla questione stadio – (LaPresse)

Questo vincolo impedisce la demolizione del vecchio stadio San Siro, rendendo impossibile la costruzione di un nuovo stadio accanto ad esso. Secondo il sindaco, due stadi funzionanti porterebbero a un sovraffollamento di eventi: “Tutti i sindaci concordano che le Sovrintendenze abbiano un potere eccessivo. Non poter tirare giù il vecchio San Siro significa che accanto non potrà sorgere il nuovo stadio, perché due stadi funzionanti porterebbero a 150/200 giorni all’anno di eventi”.

Sala ha anche condiviso la sua delusione riguardo alla possibilità che il Milan scelga di costruire il suo nuovo impianto a San Donato, piuttosto che a Milano. Tuttavia, ha suggerito che con una sola squadra che utilizza San Siro, potrebbe essere più fattibile rimettere a posto l’impianto esistente: “Mi dispiace se il Milan va a fare il suo impianto a San Donato. Rimane il fatto che rimettere a posto il Meazza con due squadre che ci giocano è impossibile, con una sola è invece più fattibile”.

Inoltre, ha sottolineato che San Siro ha ancora un ruolo da svolgere nel futuro, ospitando eventi di rilevanza internazionale come l’inaugurazione delle Olimpiadi invernali del 2026 e la possibile finale di Champions League: “Continuo a pensare che San Siro ha la sua ragion d’essere anche per il futuro, anche se non eterno. Nel 2026 ospiterà l’inaugurazione delle Olimpiadi invernali e con ogni probabilità la finale di Champions. Insomma, è uno stadio tutt’altro che morto”.

Il sindaco Beppe Sala ha sollevato importanti questioni riguardo al vincolo culturale e al futuro degli stadi a Milano. Il dibattito continua, mentre la città cerca una soluzione che soddisfi le esigenze dei club di calcio e preservi il patrimonio culturale della città.

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