Caos negli ultimi minuti di Milan-Bologna: Luca Marelli analizza la situazione.
Finale acceso a San Siro nella sfida tra Milan e Bologna. L’episodio che fa discutere arriva nei minuti conclusivi, quando l’arbitro Matteo Marcenaro indica il dischetto per un contatto in area ai danni di Nkunku, appena entrato in campo. L’attaccante rossonero viene toccato prima da Lucumi e subito dopo da Freuler, in un doppio intervento ravvicinato.
Dopo la decisione iniziale, però, il direttore di gara viene richiamato al VAR. Nelle immagini visionate, Marcenaro si sofferma soltanto sulla seconda fase del contrasto, quella con Freuler, giudicata troppo leggera per giustificare la massima punizione. Da qui la scelta di annullare il rigore, tra le proteste del Milan e i dubbi dei tifosi.
L’analisi di Marelli
Un episodio destinato a far discutere ancora a lungo, con la sensazione che la prima parte del contatto – quella con Lucumi – non sia stata valutata a dovere.
“Al 60’ contatto Gimenez-Lykogiannis: il contatto tra le ginocchia è marginale, conta la trattenuta. Lykogiannis tocca la spalla destra di Gimenez come un rigore simile dato all’Inter ma fu un errore. Giusto non fischiare

Contatto Pulisic-Heggem che si disinteressa del pallone. Gli appoggia le mani su petto e spalla ma non c’è nemmeno nè trattenuta nè spinta. Decisione corretta.
In un primo momento Nkunku viene attaccato alle spalle da lucumì e poi da Freuler. C’è una spinta da parte di Lucumì che poi recupera il pallone. Invece di far vedere entrambi gli episodi, viene mostrato solo il secondo episodio, ma il fallo è evidente nel primo. Il problema è che Lucumì spinge Nkunku senza possibilità di giocare rigore, si tratta di DOGSO: è espulsione e rigore“
L'articolo “Era espulsione e rigore”: la sentenza di Marelli è netta proviene da Spazio Milan.