
Il ritorno di Galliani al Milan non è in discussione dopo la cessione del Monza agli americani, ma cosa manca per il sì? I dettagli

In settimana è finita l’incredibile storia della famiglia Berlusconi nel mondo del calcio. Il Monza, infatti, acquistato da Silvio nel 2018, è stato ceduto all’ennesima proprietà americana in Italia. Una cessione annunciata: da tempo Fininvest era alla ricerca di nuovi possibili investitori per chiudere definitivamente il coinvolgimento nel calcio. Adriano Galliani, storico braccio destro dell’ex proprietario e presidente dei rossoneri, ha deciso anche lui di lasciare il club. Gli americani infatti gli avevano proposto un ruolo dirigenziale da presidente, rifiutato però dall’amministratore delegato.
Dietro a questa scelta, ufficialmente, la voglia di lasciare spazio a nuovi protagonisti; in realtà, è che dietro c’è il probabilissimo ritorno al Milan. L’ipotesi è stata svelata ormai da mesi: Galliani ha già incontrato Gerry Cardinale in Sardegna sullo yacht di Flavio Briatore e con la regia di Zlatan Ibrahimovic, dal quale è partita l’idea. La stretta di mano c’è e, da pochi giorni, anche l’addio definitivo al Monza. Cosa manca quindi per il suo ritorno?
Quale sarà il ruolo di Galliani: le idee del Milan
L’accordo fra le parti non è in discussione. Galliani e Cardinale si sono già stretti la mano, e questo vale più di ogni tipo di firma. Il Milan riaccoglierà l’ex amministratore delegato e braccio destro di Berlusconi, ma in casa rossonera, come sempre, non c’è fretta. La società ha avuto una forte riorganizzazione negli ultimi mesi: è stato ingaggio Igli Tare come direttore sportivo ed è arrivato un allenatore come Massimiliano Allegri che è molto più coinvolto rispetto ai suoi precedessori in questioni di mercato (l’affare Rabiot ne è una prova).

Come spiega calciomercato.com, il Milan sembra aver trovato il giusto equilibrio e vuole capire come inserire al meglio Galliani nell’organigramma per evitare nuovi problemi. C’è tanta voglia di vederlo rappresentare ancora i colori rossoneri: per lui si è ipotizzato un ruolo di Head of Football, ma non è da escludere anche la possibilità di vederlo come vice presidente (da escludere, invece, il ruolo di presidente, perché la posizione di Paolo Scaroni, nonostante le grandi perplessità sul suo effettivo lavoro in questi anni, è ben salda). La seconda opzione sembra essere più in linea con le abilità di Galliani e con le necessità del Milan, che ha bisogno anche di ritrovare un certo peso dal punto di vista politico e istituzionale. Insomma, nessun problema all’orizzonte, soltanto la voglia di fare i giusti incastri e non alterare i già abbastanza precari equilibri societari.
L'articolo Milan-Galliani, cosa manca per il ritorno: due opzioni per il ruolo è stato scritto e pubblicato nella sua versione originale sul sito Milanlive.it.