L’operazione ha subito un brusca frenata: la notizia ha lasciato i tifosi increduli. Il Milan riprende la propria ricerca.
Nell’ultimo periodo, il Milan ha portato in stato avanzato alcune situazioni impellenti per programmare con massima precisione e ambizione il prossimo futuro. Negli argomenti all’ordine del giorno, ci sono ovviamente quelli legati alle figure di direttore sportivo e allenatore. Per il primo ruolo, la società rossonera sembrava aver ormai deciso di puntare tutto su Fabio Paratici. Tuttavia, nelle ultime ore l’operazione ha assunto una piega inaspettata. Il Milan avrebbe messo in ghiaccio i discorsi.
Brusca frenata: il Milan blocca l’arrivo di Paratici
Sembrava tutto fatto dopo l’accordo di massima raggiunto due giorni fa tra l’ad Giorgio Furlani e Fabio Paratici. L’ex Juventus avrebbe dato il via alla sua carica di direttore sportivo rossonero a partire dal luglio, giorno successivo alla scadenza della squalifica sportiva per il suo coinvolgimento nell’inchiesta Prisma, legata alle plusvalenze fittizie e alle false fatturazioni con la Juventus.
E invece, secondo quarto riferito dal quotidiano ‘La Gazzetta dello Sport’, nelle ultime ore ci sarebbe stata una sorprendente frenata. Il Milan si sarebbe preso del tempo, dopo aver riscontrato diversi ostacoli. Complicazioni che avrebbero addirittura portato l’operazione in una fase di stallo.

Il nodo principale che pare aver spinto la società rossonera a prendersi del tempo riguarda le possibili risultanze del procedimento penale, istituito presso la Procura di Roma. Su Fabio Paratici pesa l’accusa di aggiotaggio, ostacolo alla vigilanza e false fatturazioni. L’udienza è prevista per il prossimo 15 aprile presso il Gup.
Considerato lo scenario, il Milan vorrebbe tutelarsi inserendo nella stipulazione del contratto una clausola d’uscita. Secondo la Rosea, quest’ultimo aspetto avrebbe trovato riscontri, portando la trattativa in ghiaccio. Per questo motivo, la compagine milanese si sarebbe messa nuovamente alla ricerca di un nuovo direttore sportivo, tornando prepotentemente sul ds dell’Atalanta Tony D’Amico e l’ex Lazio Igli Tare. Restano in scia anche Thiago Scuro, direttore generale del Monaco, Markus Kroesche, ds dell’Eintracht Francoforte e François Modesto, ex dirigente del Monza.



