A San Siro i rossoneri dominano e convincono un pubblico in delirio, conquistando tre punti e un posto in vetta.
Il Milan si è ufficialmente ripresa il posto tra le big. Il calcio che conta ritrova il Diavolo alla guida di Max Allegri che con tattica e determinazione ha vinto a San Siro contro i Campioni di Italia in carica.
Quella di ieri contro il Napoli è stata una gara senza uscita per gli azzurri, una dimostrazione di forza e di impegno che mostra una squadra in crescita e desiderosa di ambire a grandi obiettivi. Allegri però la tocca piano, nessun entusiasmo perché la strada è ancora lunga. Ma il mister ha tanti motivi per sorridere e sperare.
Il Milan ha un nuovo protagonista: Christian Pulisic
Ieri sera il Milan ha giocato da squadra, compatta e precisa. I due gol nascono da azioni corali e di gruppo, che hanno permesso ai rossoneri di chiudere il match già nel primo tempo. Protagonista su tutti Christian Pulisic.

É sua la rete del 2-0 che ha sancito il – quasi – definitivo scacco matto e che ha acceso definitivamente i cuori dei tifosi rossoneri. Eppure non doveva essere nemmeno in campo ieri sera, perché non era al top della forma. Secondo la Gazzetta dello Sport, la decisione di Allegri schierarlo è arrivata a poche ore della gara quando l’ultimo test ha dato esiti positivi.
Pulisic che numeri! È lui il nuovo pupillo dei tifosi rossoneri
L’attaccante statunitense, arrivato al Milan dopo stagioni alterne in Premier League, si è ritagliato un ruolo da protagonista attraverso un mix di duttilità tattica e concretezza sotto porta. I numeri parlano chiaro: 4 reti in Serie A e 2 in Coppa Italia.

É il giocatore che ha contribuito a più gol nelle ultime tre stagioni della Serie A, realizzando personalmente 27 reti e 19 assist. I numeri parlano chiaro: ieri in quasi un’ora di gioco ha segnato 1 gol e contribuito a quello di Saelemaker con un assist.
Lo statunitense non è soltanto ala pura: ha interpretato diversi ruoli in fase offensiva, offrendo profondità, rifinitura e capacità di sacrificio. Una dote che in Serie A fa la differenza, perché spesso è la disponibilità al lavoro collettivo a determinare la scelta di un titolare rispetto a un concorrente diretto. Pulisic incarna entrambe le caratteristiche: è prezioso per la squadra e un cecchino sotto porta.
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