Nel giorno della storica decisione presa dal comune di Milano sulla vendita di San Siro cominciano ad arrivare anche le prime indiscrezioni su quando ci sarà lo stadio nuovo
Dopo anni di dibattiti, discussioni varie e continui cambi di rotta, nella notta è arrivata finalmente la decisione della giunta comunale di Milano che ha approvato la vendita di San Siro a Inter e Milan. Un decisione storica, accolta con grandissimo entusiasmo dalle due società che hanno prontamente fatto uscire un comunicato ufficiale con cui hanno ufficializzato la notizia.
Ora per San Siro e Milano si apre un altro scenario, fatto di cantieri e tribunali.
Nuovo San Siro, il 2031 potrebbe essere l’anno buono: obiettivo Europei 2032
Ora inizia la parte più interessante: l’inizio della progettazione e, successivamente, dei lavori. Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, una delle date più probabili per l’inaugurazione del nuovo impianto potrebbe essere il 2031, anche in previsione degli Europei di calcio del 2032. La data viene fuori da uno studio delle varie tappe che accompagneranno il futuro del Meazza: nei prossimi nove-dodici mesi Milano vivrà una fase decisiva: è il tempo della carta, della visione e del confronto tra due studi di architettura di prestigio mondiale, Manica e “Foster + Partners”.

Inter e Milan hanno scelto loro per immaginare quello che sarà il nuovo cuore pulsante del calcio cittadino, un impianto da 71.500 posti capace di coniugare tecnologia, sostenibilità e identità. Sono i mesi in cui si decideranno forma e particolarità: non solo la disposizione delle tribune o l’acustica, ma anche i dettagli che renderanno unico il nuovo stadio, dalla facciata esterna agli spazi per tifosi e famiglie.
Nuovo San Siro, i lavori al via nel 2027
La prima metà del 2027 sarà l’anno del grande cambiamento visibile. In quell’arco temporale prenderà il via il cantiere del nuovo stadio, destinato a sorgere nell’area dei parcheggi dell’attuale Meazza. Sarà un’opera imponente, non solo per dimensioni ma per complessità logistica: al centro, la convivenza tra due impianti. Da un lato il vecchio San Siro continuerà a ospitare partite di Serie A, Champions League e grandi eventi; dall’altro, poco distante, crescerà giorno dopo giorno la nuova “cattedrale” del calcio.

Tra le sfide ingegneristiche più delicate, lo spostamento del tunnel Patroclo, infrastruttura strategica che corre alle spalle dello stadio e che dovrà essere riposizionata per fare spazio alle nuove fondamenta. Milano vivrà così una stagione unica, con due stadi che coesisteranno: uno simbolo del passato, l’altro promessa di futuro. Il quartiere cambierà volto, circondato da gru e cantieri che ridisegneranno lo skyline sportivo della città.
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