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Svolta San Siro, le parole di Sala tolgono ogni dubbio: l’annuncio

Svolta San Siro, le parole di Sala tolgono ogni dubbio: l’annuncio

Si è svolto questa mattina il vertice a Palazzo Marino: definite le linee guida dell’operazione restyling di San Siro.

Così come era stato riportato da fonti di Tuttosport, l’8 marzo sarebbe stata una giornata cruciale per il dibattito sulla riqualificazione di San Siro. Questa mattina, infatti, presso gli uffici del Comune di Milano, ha avuto luogo il primo incontro ufficiale in cui erano presenti tutte le parti: il sindaco Sala, i dirigenti di Inter e Milan ed i rappresentanti di WeBuild, l’azienda incaricata di valutare la fattibilità dei lavori di ristrutturazione, dopo una prima fase di esplorazione dell’area da parte dei tecnici in assenza degli esponenti dei due club.

Quest’incontro è stato un’occasione per i club per esprimere le proprie esigenze e richieste, il cui esito sarà poi determinato dalla valutazione tecnico-finanziaria degli addetti ai lavori. Entrambi i club hanno finora espresso la volontà di avere uno stadio moderno e funzionale, pur prediligendo la costruzione di un nuovo impianto in altre aree della città.

La richiesta prioritaria dei club è da sempre netta: una ristrutturazione che consenta loro di continuare a giocare a San Siro durante i lavori. Tuttavia, le modalità e le tempistiche di questo intervento devono essere attentamente valutate per garantire la sicurezza e la soddisfazione dei tifosi.

Operazione restyling: in ballo 3 opzioni

Discussa la possibilità di concedere a WeBuild un periodo di tre mesi per la presentazione del progetto definitivo. Il gruppo avrebbe presentato, come riportato da Calcio e Finanza, tre diverse proposte di intervento.

La prima ipotesi prevede interventi mirati a ottimizzare l’utilizzo del Meazza nei prossimi 10 anni, considerati come una tempistica massima prima del trasferimento in un nuovo impianto per entrambi i club. La seconda opzione propone una ristrutturazione più completa e definitiva, simile a quella precedentemente scartata dai club prima di presentare il progetto per il nuovo San Siro nel 2019. La terza opzione, invece, propone interventi minimi per un rinnovamento parziale dello stadio, in attesa di eventuali decisioni future riguardanti la costruzione di un nuovo impianto. Quest’ultima possibilità lascia aperta la porta per una ristrutturazione più ampia in un secondo momento, garantendo flessibilità nel processo decisionale.

Stamattina incontro a Palazzo Marino con tutte le parti per definire le linee guida del restyling di San Siro
Beppe Sala, questa mattina l’incontro della svolta sulla riqualificazione di San Siro (ANSA) – SpazioMilan.it

Qualsiasi proposta verrà presa in carico, come ribadito anche oggi dal sindaco Sala, intercettato dai cronisti presenti a Palazzo Marino, il prezzo dei biglietti resta un tema imprescindibile per le società: “Non si può chiedere di aumentare i prezzi dei biglietti, sono squadre che ospitano 70mila tifosi ogni partita“. “Si può pensare di aumentare i ricavi dai posti Vip o dalle esperienze pre-partita“- ha aggiunto.

A tal proposito, ha sottolineato l’importanza di avere un museo che sia “di livello“: già quello attuale, pur non essendo particolarmente di rilievo, attrae tanti visitatori.

Per ciò che riguarda invece le tempistiche, ha risposto così: “A mio modo di vedere la ristrutturazione di San Siro può essere completata lavorando 24 ore al giorno nel giro di due anni. I lavori, quando svolti da privati, sono più rapidi. Lo stadio diventerebbe di proprietà dell’Inter e del Milan

 

 

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