Prende quota l’ipotesi di un clamoroso ritorno sulla panchina del Milan. È arrivata la conferma sul successore di Sergio Conceiçao, destinato a lasciare a fine stagione.
La rimonta di Lecce ha evitato scenari ancor peggiori rispetto al k.o. interno di una settimana fa contro la Lazio. Per oltre un tempo un Milan completamente in bambola non ha saputo reagire ai colpi di Krstovic, ma l’ingresso dei tenori ha rivitalizzato il Diavolo. Una prova di carattere è ciò che il popolo rossonero voleva vedere, finalmente. Un comeback, come direbbero in Inghilterra, che si aggiunge alla lista di rimonte energiche di una squadra che, sull’orlo del baratro, riesce a tirarsi su, il più delle volte grazie alla tecnica dei campioni che abitano Milanello.
Milan, la rimonta di Lecce dà ossigeno alla squadra: ma Conceiçao rimane in bilico
Prima dell’autogol di Gallo, in molti davano per spacciato Sergio Conceiçao, con Tassotti allenatore ad interim fino al termine della stagione. La deviazione nella propria porta del laterale salentino ha dato il via ad un moto d’orgoglio che, di fatto, ha salvato la panchina del tecnico portoghese. Tuttavia, il destino dell’ex Porto sembra già segnato. Nelle segrete di via Aldo Rossi dovrebbe essere già partito il toto allenatori, con Massimiliano Allegri che è tornato prepotentemente nei possibili piani della dirigenza.
La sensazione, secondo quanto affermato da Calciomercato.com, è che l’anno sabbatico volgerà al termine nel giro di pochi mesi, con l’ex timoniere della Juventus in lizza di vari club per l’annata 2025/2026. Tra le squadra in pole c’è proprio il Diavolo, oltre a società arabe come l’Al-Ahli, dove spiccano vecchie conoscenze del calcio europeo come Kessiè e Firmino. La corte mediorientale, però, non sembra stuzzicare Allegri, che vorrebbe tornare su una panchina in un campionato che conosce a menadito. E allora quale lega migliore della Serie A.
Milan, occhi puntati su Allegri: è lui il nome più caldo per il post Conceiçao
La dirigenza rossonera osserva con attenzione gli sviluppi attorno a Max, il quale spesso è stato capace di normalizzare e tenere uniti anche gli ambienti più caldi. Molto dipenderà dalla scelta del nuovo direttore sportivo in via Aldo Rossi. Non sarebbe fantascienza, qualora il ruolo spettasse a Fabio Paratici, di rivedere l’accoppiata che per tutta la prima esperienza bianconera di Allegri aveva portato tanti successi, assieme ovviamente ad altre figure di spicco.
La volontà di andare con l'”usato sicuro”, quindi, potrebbe prevalere a casa Milan, dopo una stagione di scommesse non andate in porto.
