C’è una questione che fin dall’estate ha fatto discutere e riguarda l’accordo tra il Lecce e il Milan per Francesco Camarda, giovane talentino classe 2008 cresciuto nel settore giovanile rossonero e passato al Lecce nell’ultima sessione di mercato in prestito con diritto di riscatto e recompra a favore del Milan. Un’operazione pensata per far crescere il ragazzo dandogli lo spazio e il minutaggio che a Milano non avrebbe potuto trovare.
In molti avevano parlato di una presunta clausola che avrebbe garantito al Lecce dei bonus per ogni gol segnato da Camarda. Una voce che è stata però smentita direttamente dal presidente del Lecce, Saverio Sticchi Damiani, che durante un seminario con degli studenti è intervenuto anche sul tema Camarda. Le dichiarazioni sono state riportate da Pianetalecce.
La smentita del presidente Sticchi Damiani
“Si dice che Camarda abbia battuto il famoso rigore perché il Lecce prende un premio per ogni gol che fa. Questo premio per gol non c’è, non so come dirlo, è un’invenzione. Se Camarda fa gol il Lecce non percepisce un premio dal Milan, anzi temo che dobbiamo pagare noi un premio a lui. […] Rispetto a quella scelta, che poteva essere figlia di mille valutazioni, giuste o sbagliate, sono valutazioni di campo. Cosa succede? Si interpreta tutto sotto il profilo della convenienza economica. Ma con quella frase cosa si dice? Che una società mette davanti la convenienza economica, peraltro irrisoria, e per quello schiaccia, incide o condiziona la volontà tecnica dell’allenatore, distruggendo tutta la filiera di rispetto, valori e supporto al tecnico che invece ci caratterizza”.
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