Zlatan Ibrahimovic sta spingendo per portare al Milan un nome che ben conosce la Serie A: lo svedese ha scelto lui per il ruolo di direttore sportivo.
Il Milan sembrava aver trovato una risposta nella ricerca del direttore sportivo in Fabio Paratici. L’ex Juventus pareva il candidato ideale. Eppure, l’operazione si è arenata in modo quasi clamoroso. Il motivo è legato ad una serie di nodi contrattuali legati alla squalifica che grava sul dirigente piacentino e al procedimento penale in corso presso la Procura di Roma. Accuse pesanti come aggiotaggio, ostacolo alla vigilanza e false fatturazioni pendono su Paratici, con un’udienza fissata per il 15 aprile che potrebbe portare a un rinvio a giudizio. Il Milan, comprensibilmente, ha provato a inserire clausole di tutela nei contratti, ma le trattative si sono incrinate. Questo intoppo ha costretto il club a fare un passo indietro e a rivalutare le proprie scelte. Zlatan Ibrahimovic sta spingendo con forza per un profilo che conosce a fondo il calcio italiano e che potrebbe portare stabilità e una visione nitida al progetto milanista.
Il ds lo porta Ibrahimovic: lo svedese ha scelto lui
Dopo il dietrofront con Paratici, il Milan avrebbe virato con prepotenza su il nome di Igli Tare, ex direttore sportivo della Lazio, fermo da due anni ma pronto a rimettersi in gioco. Secondo quanto riferito da ‘Calciomercato.com’, Zlatan sembra aver messo gli occhi su di lui già da tempo: i due hanno trovato un’intesa di massima durante un paio di summit. Tare porta in dote un curriculum di tutto rispetto: durante il suo lungo mandato biancoceleste, ha dimostrato di saper scovare talenti a prezzi contenuti e di costruire squadre competitive, spesso con budget lontani da quelli delle big. Un profilo che piace al Milan, anche perché è libero sul mercato e potrebbe iniziare a lavorare da subito, diversamente da Paratici.
Giorgio Furlani, amministratore delegato rossonero, incontrerà Tare nei prossimi giorni per approfondire il dialogo. Ma non è l’unico nome sul tavolo: anche Tony D’Amico, attuale ds dell’Atalanta, è finito nel radar del club. D’Amico si è fatto apprezzare per il lavoro con i bergamaschi, un club che negli ultimi anni ha rappresentato un modello per il calcio italiano, sia sotto l’aspetto gestionale che dal punto di vista dei successi sportivi.
La terza opzione: il Milan guarda in casa Napoli
Non mancano le sorprese in questo intricato casting rossonero. Tra i nomi che circolano c’è anche quello di Giovanni Manna, attuale direttore sportivo del Napoli. Il ds dei partenopei, con un recente passato alla Juventus, ha conquistato consensi per il suo lavoro al fianco di Aurelio De Laurentiis, contribuendo alla crescita di una squadra che è tornata subito ai vertici dopo la stagione disastrosa disputata lo scorso anno. Giorgio Furlani lo tiene d’occhio, ma strapparlo al Napoli sarebbe un’impresa: il presidente azzurro non ha alcuna intenzione di lasciarlo andare, soprattutto in un momento in cui il club sta pianificando il futuro.
Questa pista sembra dunque la più complicata. Il Milan, dopo la brusca frenata con Paratici, si trova a sfogliare la margherita con una certa prudenza. Il club ha deciso di prendersi tutto il weekend per riflettere, evitando mosse avventate. Una pausa che sa di strategia, perché scegliere il direttore sportivo giusto è una decisione che può cambiare le sorti di una stagione e di quelle a venire.
