L’ex allenatore del Milan critica duramente mister Sergio Conceicao: le parole rivolte al tecnico portoghese sono pesantissime
Il Milan di Sergio Conceicao ha portato a casa un altro match venendo fuori da una situazione di svantaggio. Dopo la rimonta di Lecce, la squadra rossonera si è vista costretta a ribaltare anche la sfida casalinga con il Como di Cesc Fabregas, passato da 0-1 a 2-1. Il Diavolo, seppur con una prestazione convincente, ha collezionato la sua seconda vittoria consecutiva, arrivata grazie ai gol di Pulisic e Reijnders. Nonostante il successo, non sono mancate le critiche all’indirizzo della squadra da parte di tifosi e addetti ai lavori. La prova nel complesso non è piaciuta a molti, tra quelli che hanno storto il naso c’è Fabio Capello.
Capello non ci sta: che attacco a Conceicao!
Fabio Capello ha usato delle parole pesanti nella sua disamina della gara Milan-Como. L’ex allenatore del club rossonero ha usato la mano pesante sulle colonne del quotidiano ‘La Gazzetta dello Sport’, criticando duramente squadra e allenatore:
“Per tutto il primo tempo, ieri, il Milan non è sembrato una squadra. I rossoneri si sono limitati a giocare esclusivamente in contropiede e il Como ha dominato la partita fino all’intervallo”.
Capello ha rimarcato:
“A San Siro si è vista per larghi tratti una squadra che aveva un gioco contro un’altra, il Milan, schierata in campo un po’ “così”: senza pressing e senza possesso palla, ha dato l’impressione di puntare solamente sulle ripartenze. È stato evidente come gli uomini di Conceiçao siano stati passivi e senza ritmo per 45 minuti in confronto agli avversari, si vedeva che aspettavano il pallone per creare occasioni in contropiede”.

L’ex Milan ha poi rincarato la dose:
“Nella ripresa si è notata la voglia, ma non il gioco, e si sono ammirati due gol belli, in particolare quello decisivo del 2-1 con la splendida giocata in profondità di Abraham a servire l’assist a Reijnders. Alcuni cambi in corsa dell’allenatore, soprattutto a centrocampo, abbiano innescato i benefici sperati per il Milan: in questa squadra, per esempio, Fofana non può proprio restare in panchina”.
In seguito, Capello ha analizzato Tomori e Walker:
“E allo stesso modo continuo a chiedermi perché Tomori non faccia parte della difesa titolare, visto che un paio di anni fa era nel giro della nazionale inglese e al Milan invece sta finendo per fare la riserva. In generale, la mia impressione è che questa squadra manchi di personalità: la difesa non aggredisce mai l’avversario e rincula continuamente, in più quando qualcuno riceve la palla torna sempre indietro. Lo stesso Walker, che è sempre stato un calciatore che aggrediva e partiva in avanti, mi è sembrato molto passivo da quando è arrivato a Milano”.
Capello ci va giù pesante con Conceicao
Nel corso della sua analisi, Fabio Capello ha continuato a bacchettare Sergio Conceicao, definendo il suo Milan triste da vedere:
“Possiamo dire che dopo i 90 minuti di ieri al Milan può andare bene il risultato e poco più, proprio come era stato a Lecce una settimana fa. Per i rossoneri l’aspetto positivo della partita del Meazza è che nel secondo tempo hanno mostrato determinazione e voglia di fare, però resta il fatto che nel primo l’atteggiamento era al contrario davvero troppo passivo: vedere il Milan di Conceiçao in campo così è triste, a mio parere”.
L’ex Milan non si capacita:
“Avevo letto che a Milanello il gruppo aveva lavorato bene negli scorsi giorni, ma quando i calciatori sono entrati in campo è sembrato invece che avessero dato tutto in allenamento e non avessero più forze da spendere nella partita. Non ho ancora capito se Conceiçao in questi tre mesi e mezzo sia riuscito a valutare i calciatori che ha a disposizione oppure se durante la settimana li valuta in una maniera e poi in campo finisce per vedere altro appena ci sono tre punti in palio. Mi permetto di fargli un appunto, su Theo: nel primo tempo il francese è stato due volte importantissimo visto che il Como si esponeva ai contropiedi. Non ho capito bene perché ha deciso di toglierlo all’intervallo per fare entrare in campo Jimenez al suo posto”.

Infine, Capello ha ritenuto doveroso spendere parole d’elogio per quelle che sono le uniche note positive in questa stagione totalmente stonata del Milan. I complimenti sono stati rivolti a Pulisic e Reijnders:
“Si confermano ogni volta dei giocatori con una marcia in più e loro due sì che possono stare a pieno titolo nel Milan: sono sempre “presenti”, lavorano duro senza eccezioni, giocano bene a calcio. A nessuno dei due si può mai appuntare niente a fine partita, perché danno sempre il 100% e il loro apporto è davvero importante nell’economia di squadra, di grande qualità. E, soprattutto, hanno senso del gol”.
Capello ha riservato degli elogi anche a Abraham:
“Mi è piaciuto tanto anche l’apporto di Abraham quando è subentrato come centravanti al posto di Gimenez: Tammy ha servito ai compagni di squadra un paio di palloni davvero belli e in più ha dimostrato un grande impegno. Con lui al centro dell’attacco, per i rossoneri è stato più semplice portare in avanti il pallone”.



