L’ex rossonero usa la mano pesante per descrivere la situazione al Milan: parte il paragone con la Nazionale di Gattuso.
La stagione del Milan in Serie A non è iniziata con tutti i tifosi rossoneri si auspicavano. L’Allegri bis è cominciato con una pesantissima sconfitta all’esordio, arrivata a San Siro contro la neopromossa Cremonese. Una sconfitta che la squadra lombarda ha subito cancellato, trovato i primi tre punti della stagione al Via del Mare nel match con il Lecce. In occasione delle prime due gare, il Milan ha lasciato intravedere alcune lacune, sopratutto in difesa. Delle problematiche che un ex allenatore rossonero ha analizzato ai microfoni della Gazzetta dello Sport.
L’ex Milan ci va giù pesante: sentenza perentoria sui rossoneri
Fabio Capello ha espresso un pensiero molto critico sul Milan attraverso le colonne della Gazzetta dello Sport. L’ex allenatore del Milan, da diversi anni opinionista di Sky Sport, c’è andato giù pesante: “Mi pare sia nella stessa situazione della Nazionale. Ha un centrocampo che fa poco filtro e difensori che guardano molto la palla e poco gli avversari. Senza contare che quando si perde il pallone rientrano in pochi, facendolo pure lentamente”.
Capello ha poi rincarato la dose, affermando che al Milan manca più di un elemento: “Una squadra è come un albero, il tronco è la base portante: un difensore centrale solido, un centrocampista che scherma e dà il via alla manovra e un attaccante che segna. Mi sembra che qui manca più di un elemento, ma Max è un allenatore intelligente e troverà il modo di sopperire. Champions? È l’obiettivo minimo, non giocando le coppe”.

Capello si è espresso anche sul possibile ritorno di Galliani: “Sono suo amico, sarei contento. Ma me lo auguro soprattutto per il bene del Milan”.
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